Eurogroup meeting on Greek debtGrazie al Ministro delle Finanze della Germania per aver chiarito al mondo com’è gestita l’Eurozona. Scrive il Sole 24 Ore: “Anche Wolfgang Schaeuble mostra segnali di apertura [verso la Grecia] sul fronte del debito, sia pure nell’ipotesi più lieve, cioè attraverso un allungamento delle scadenze o del periodo di grazia oppure un taglio dei tassi d’interesse. Il ministro delle Finanze tedesco ha ammesso che solo un haircut [remissione di una parte del debito pubblico greco] garantirebbe una piena sostenibilità al debito greco ma, ha precisato, non è possibile perché in violazione dei Trattati”.

Schaeuble ha rilasciato queste dichiarazioni a commento dell’ultimo DSADebt Sustainability Analisys – del FMI sulla Grecia. Documento nel quale il Fondo ce la mette proprio tutta per immaginare scenari rosei e ipotesi miracolose; ma alla fine proprio non ce la fa: in ogni scenario il debito greco – 320 Mld. – è … insostenibile. Non basta neppure una nuova riduzione dei tassi d’interesse. L’implicazione di policy è che bisogna tagliare il debito adesso, e di almeno 60 mld, altrimenti la Grecia affonderà, e i creditori non potranno recuperare neppure parte dei soldi.

Lo studio del FMI sarebbe devastante per i leader europei; perché, pur di malavoglia, dà ragione ai ‘pagliacciVaroufakis e Tsipras. Per 5 mesi i due hanno ripetuto questo stesso concetto a creditori sordi e ciechi. Ma Schaeuble è tedesco; e i numeri sono numeri. Non si nasconde dietro il Summary introduttivo del DSA, negoziato parola per parola dai rappresentanti europei al FMI con l’evidente scopo di addossare a Tsipras (in carica solo da fine Gennaio) qualche responsabilità. Schaeuble non è neppure il Sole 24 Ore, che attenua le dichiarazioni del Ministro inserendo l’aggettivo ‘piena’: no, Schaeuble ha proprio detto: “Debt sustainability is not feasible without a haircut and I think the IMF is correct in saying that“(Reuters).

Ma poi ribadisce: “There cannot be a haircut because it would infringe the system of the European Union.” E qui si aprono tante contraddizioni. Un haircut al debito greco è già stato fatto nel 2012. La stessa Grecia, l’Irlanda, il Portogallo sono stati ‘salvati’ nel 2010, Cipro nel 2013. Secondo, il Ministro non spiega quale norma dei Trattati verrebbe violata: un dettaglio! Terzo, se violazione ci fosse, sarebbe una dimostrazione di quanto autolesionisti sono i Trattati. È come dire: il Ponte di Messina in legno non regge, ma in acciaio non si può fare, perché le regole lo vietano. Eppure la Germania fa di tutto per rafforzarli, questi Trattati, con il solerte aiuto dei Padoan locali e dei politici, giornalisti, diplomatici, economisti, burocrati al seguito. Schaeuble è talmente abituato a invocare ‘le Regole, Monsieur!’ come e quando gli pare, a proposito e a sproposito, da non spiegare neppure a quale, in particolare, si riferisce. E sorvola sul fatto che per mesi ha bloccato il negoziato con la Grecia sostenendo il contrario: che non c’è bisogno dell’haircut! Tutto ciò è interessante perché è modo di fare abituale dei fondamentalisti dell’euro. Quelli che: qualsiasi posizione diversa dalla loro è ‘Populismo’ e ‘Violazione Delle Regole’. Ora anche la matematica.

Per es. in questi giorni continuano a insistere (p.es, Taino sul Corsera) che la BCE ‘non può dare altra liquidità alle banche greche, perché il suo Statuto glielo impedisce’. In quale Articolo? Non si sa! Et pour cause! L’Articolo non esiste! Al contrario, i Trattati (art. 126 o 127 Trattato UE) obbligano la BCE a intervenire per mantenere la stabilità finanziaria nei paesi membri; soprattutto quando a ballare, a causa di una crisi di panico/illiquidità, sono le banche. Ma allora come mai la BCE – nel momento critico – viene meno a un suo preciso obbligo statutario e destabilizza, o non stabilizza, le banche greche, e l’economia tutta? La BCE si pensa e si definisce una istituzione tecnocratica “indipendente” che fa il bene dei cittadini senza farsi condizionare da nessuno, tantomeno da pressioni politiche; ma è solo un mito. In realtà la BCE è governata da 18 rappresentanti di 18 paesi, che prendono decisioni politiche a maggioranza in base ai loro interessi finanziari, ideologici, politici. E siccome la Grecia oggi è in minoranza, le regole per lei valgono niente; ma l’ipocrisia degli Zeloti è tale che, paradosso nel paradosso, fanno tutto in nome delle ‘Regole’.

I Vangeli sono pieni di insights su questo tipo di psicologia. Questa è gente pericolosa! In passato lapidavano e crocefiggevano, oggi destabilizzano chi non riconosce la loro interpretazione delle regole. Una ‘Legge’ nata per aiutare, la interpretano e la usano come clava per affondare il prossimo. Non è una partita fra Grecia e Germania, ma uno scontro politico che attraversa ogni nazione europea. L’accordo con la Grecia è ormai in vista: spero che Tsipras non cali le braghe del tutto, o la Grecia non ne esce.

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