Vietato fumare durante la guida, come in Inghilterra e in Svezia. Torna, ancora una volta, la proposta di bandire le sigarette in auto: questa volta lo chiede un gruppo di 17 senatori di area Forza Italia, fra cui Antonio Razzi e Domenico Scilipoti, in un disegno di legge (n. 1902) di modifica al Codice della strada presentato al Senato il 30 aprile e assegnato ieri alla Commissione lavori pubblici. “Accendere una sigaretta mentre si è alla guida di un’automobile provoca una diminuzione del proprio livello di attenzione, con conseguente aumento delle probabilità di provocare un incidente”, si legge nella relazione che accompagna il disegno di legge. “Anche il fatto che l’aria dell’abitacolo diventa irrespirabile può incidere sulla reattività del guidatore senza che egli se ne avveda, aumentando il pericolo di incidenti”.

Secondo i firmatari del ddl, “fumare mentre si guida determina una situazione equiparabile a quanto accade in caso di uso di apparecchi radiotelefonici mentre si è al volante”. Da qui la proposta di inserire un articolo nel Codie della strada (173 bis, “È vietato al conducente fumare durante la marcia”) che punisca chi si accende una sigaretta al volante con la stessa sanzione con cui viene multato chi usa il cellulare: da 161 a 646 euro.

Altri argomenti a sostegno del divieto di fumare durante la guida sono “la necessità della tutela della salute dei terzi viaggiatori, in particolare i bambini, i quali sono sottoposti al dannosissimo fumo passivo”, come già denunciato a inizio anno dal ministro alla salute Beatrice Lorenzin, e “il fatto che spesso, e per consuetudine quasi automatica, il conducente getta fuori dal finestrino il mozzicone acceso”, rischiando di appiccare incendi sia a bordo strada, sia in auto, perché il “gesto di eliminare dall’abitacolo di un veicolo in corsa la sigaretta provoca, a contatto con il vento, la dispersione all’interno del veicolo di ceneri accese che possono causare incendi all’interno del veicolo stesso”.

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