Il flusso di volontari verso i teatri di guerra, a cominciare dalla Siria, pone il rischio del reducismo ovvero che combattenti di estrazione occidentale dopo aver stabilito legami in Medio Oriente possano tornare a dispiegarsi in Occidente compresa l’Italia e tentare di impiantare reti radicali. Tutto ciò si evinceva al meglio dalla relazione al Parlamento dei nostri servizi di sicurezza. Oggi resta ancora forte in Italia l’attivazione di self starter riguardante soggetti che si automotivano e si autoreclutano alla causa jihadista frequentando dei siti tematici che diventano il primo passo di adesione per poi passare dall’azione virtuale a quella reale.

Ansar-alhaqq.net, ad esempio, è un forum di discussione anche tra jihadisti in cui si possono trovare i comunicati ufficiali dei mujaheddin, di Al Qaeda, dell’Isis e di tutta la galassia legata al terrorismo di matrice islamica. Tra l’altro è stato più volte messo fuori uso da Anonymous. Altri siti monitorati e che fanno riferimento a Shumoukh al-Islam e soprattutto a Jabhat al Nusra sono serviti ai combattenti in partenza per la Siria. All’interno di forum si può accedere ad altri siti con chiavi pubbliche e criptate, all’interno dei quali avvengono l’arruolamento e l’indottrinamento. Spesso, per provare a sfuggire ai controlli, si utilizzano nuovi account di Twitter, chat a luci rosse all’interno delle quali scambiarsi informazioni, contatti logistici, progettare partenze per i teatri di guerra.

Negli anni il terrorismo è stato sottovalutato, razionalizzato e fagocitato dal sistema occidentale che in molti casi lo ha anche usato e forse lo usa ancora oggi per destabilizzare determinate aree geografiche per delle finalità non più tanto subdole. Al tempo stesso si è evoluto sfruttando la tecnologia per i propri fini, servendosi di esperti dell’informatica come il mago del computer Ahmad Abousamra, trentaduenne di Boston, ritenuto lo stratega della comunicazione digitale del gruppo terrorista dell’Isis. La nuova tecnologia favorisce sempre più Isis nel reclutamento ma soprattutto nell’incutere terrore attraverso diffusione di immagini crude con l’intento di procurare un vero e proprio shock dello spettatore.

Una delle soluzioni di maggior successo messe in campo da Isis è stata un’applicazione in lingua araba per Twitter: si chiama The Dawn of Glad Tidings, ossia l’Alba della Buona Novella. L’app ufficiale dell’Isis è stata pubblicizzata come uno strumento utile per mantenersi costantemente aggiornati sulle ultime novità del gruppo jihadista. I tweet sono link, ma anche hashtag tematici o immagini. Lo sviluppo dello spazio cibernetico in relazione alla galassia terroristica sta diventando un punto centrale dell’attività di Intelligence di qualsiasi Stato a cominciare dai vertici della Difesa che lo monitorano costantemente utilizzandolo nell’ambito dell’approccio combined arms, nella condotta delle operazioni militari.

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