Circa 150 migranti hanno tentato ieri l’attraversamento del tunnel della Manica, dalla parte francese, a Calais. Secondo quanto riportato dalla BBC, nel tentativo di raggiungere la Gran Bretagna, i migranti hanno attraversato le aree protette della galleria. Ritardi, oltre al servizio di trasporto delle merci anche a quello passeggeri.

Eurotunnel la società che si occupa della gestione dell’infrastruttura, tramite il suo portavoce ha richiesto “azioni immediate da parte dell’autorità per proteggere il tunnel” aggiungendo: “Non si fa abbastanza per fermare i migranti”.

Sono più di 3mila secondo stime accreditate i migranti in attesa di attraversare la Manica. Meno di dieci giorni fa a seguito di una situazione simile, agevolata da uno sciopero dei dipendenti portuali, il ministro dell’Immigrazione britannico, James Brokenshire definendo la situazione di Calais “incredibilmente incresciosa” aveva tenuto a precisare la “responsabilità delle autorità francesi” nel garantire il rispetto della legge nei luoghi portuali. David Cameron, primo ministro inglese, nella stessa occasione assicurava via Twitter di “aver incontrato il ministro degli Interni e quello dei Trasporti per rimarcare il fatto che la Gran Bretagna continuerà a dedicare attenzione all’emergenza di Calais”. 

La situazione nel campo di accoglienza a Calais intanto viene definita drammatica dai volontari francesi. Il campo, a cui è stato dato il nome di “Jungle II”, prevede un’ ulteriore arrivo di 2mila migranti entro l’estate.

Intanto questa settimana è stato raggiunto un’accordo tra Bernard Cazeneuve, ministro dell’Interno francese e Theresa May, omologa britannica per l’aumento dei fondi destinati alla sicurezza attorno al porto di Calais e al tunnel.

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