“In questa libreria non vendiamo il libro di Francesco Schettino“. Il cartello campeggia sulla vetrina di un negozio nel centro di Livorno. Cristiana Marradi, che gestisce l’attività con il padre, ha annunciato così la decisione di non commercializzare il volume dell’ex comandante della Costa Concordia condannato a 16 anni di reclusione per il naufragio della nave di Costa Crociere che causò la morte di 32 passeggeri.

“Quando ho saputo che stava per uscire il libro sono rimasta a bocca aperta – dice la 25enne titolare della libreria – e ho deciso di prendere la mia posizione. Mi rifiuto di vendere il libro di un personaggio simile. Non voglio offendere nessuno, ma tutti sappiamo chi è e chi è stato, di che cosa è stato accusato e per cosa è stato condannato. È un personaggio che dovrebbe restare nell’ombra e non farsi pubblicità a scapito delle vittime della Concordia”, spiega Cristiana, che racconta di aver deciso subito e poi di aver convinto anche il padre, inizialmente dubbioso della sua scelta. “Ora – dice – sto ricevendo i complimenti, i miei clienti hanno capito. Ho detto loro che sarei imbarazzata a vendere questo libro, mi vergognerei, per rispetto delle vittime”.

Cristiana racconta anche il dibattito che si è creato intorno alla sua scelta: “C’è chi mi ha detto che comunque nessuno avrebbe comprato quel libro, ma non è così, c’è chi è disposto a spendere 19 euro solo per curiosità morbosa o per semplice follia”.

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