blue-jeansVorrei mettere a confronto due notizie degli ultimi giorni. Negli Stati Uniti la Levi’s ha stretto una collaborazione con il gigante Google per sviluppare un tessuto jeans connesso a internet e allo smartphone, capace di decifrare lo stato di salute della persona e di generare comandi elettronici con determinati movimenti. Quello che trovo interessante è leggere che i manager del progetto non hanno ancora le idee chiare sulle possibili applicazioni di questo tessuto connesso, ma potranno essere le più svariate, essendo in linea con le ultime tendenze come per esempio la domotica. Il progetto è in stato avanzato e a breve dice l’articolo “gli ingegneri lasceranno il posto ai designer” che realizzeranno i vari capi. Potrà essere un flop oppure una rivoluzione nel mondo del tessile come l’Iphone per la telefonia, chi può dirlo? Ma intanto là in qualche laboratorio di Mountain View qualcuno sta sperimentando, sta innovando, sta investendo tempo e denaro anche senza poter prevedere bene i risultati.

Spostiamoci ora di qua dell’Atlantico, nel nostro cortile italico e leggiamo quali sono le importanti novità nel mondo del tessile. Da noi succede che il Ministero dello sviluppo economico si appresta a stanziare 18 milioni di contributi pubblici per la Società AltaRoma per elevare la capitale al rilievo che hanno Milano e Firenze nel settore Moda. Il contributo è dato a condizione che si punti sui giovani e i talenti emergenti. E chi è stato scelto per occuparsi di questi “giovani talenti” entrando nel cda di AltaRoma con pressing, pare, direttamente del Ministero? Finalmente due volti nuovi! La direttrice di Vogue Franca Sozzani che da qualche lustro è la burattinaia di tutto quanto accade nel settore, e al suo fianco Raffaello Napoleonedirettore generale amministratore delegato di Pitti Immagine, consigliere di amministrazione di Ente Moda Italia, presidente di Fiera Digitale (controllata di Pitti), consigliere nonché presidente del sito di e-commerce Yoox, consigliere dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e del Polimoda” ora infine anche nel Cda di AltaRoma.

Mentre negli stati Uniti si fa innovazione e si rischia, ecco che noi siamo sempre lì a intricare la tela delle lobby e di strabilianti conflitti di interessi con il beneplacito e pure il contributo delle più alte istituzioni. E’ anche qui che si vede la nostra pigrizia epocale, preferiamo far durare ancora questo mito del genio italiano unico al mondo in grado di realizzare insuperabili gonne e camicie, mentre se ne producono di identiche o migliori nei più sperduti paesi del mondo, piuttosto che rimboccarci davvero le maniche e rischiare, cambiare facce e idee. Negli Usa progettano le auto senza autista, noi continuiamo a vantarci delle nostre carrozze di lusso. Eppure sono convinto che le risorse ci sarebbero, ma manca completamente il coraggio e la voglia di cambiare cultura e mentalità.

In collaborazione con Alox Cross Media Player

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