Ventisette figli. Tanti ne hanno le cinque donne arrestate a Milano dopo l’ennesimo furto sui vagoni della metropolitana. Fermate sulla linea 2 alla stazione Centrale, applicavano il metodo di sempre, convinte che i figli fossero la migliore delle coperture. La prima di loro bloccava le porte del vagone con il passeggino, la seconda è il palo, la terza distrae la vittima prescelta e le ultime due prelevano il portafogli dalla borsa. Tutto in pochi istanti. Ma questa volta, ad attenderle ci sono gli agenti del Nucleo reati predatori della Polizia locale di Milano. Le cinque donne hanno tra i 21 e i 29 anni, sono tutte di origine bosniaca e senza fissa dimora. “Rubiamo solo agli stranieri e solo in metropolitana”, avrebbero detto al momento dell’arresto. Vista l’assenza di domicilio, il giudice ha deciso di condannarle al divieto di dimora nelle città italiane in cui è presente la metropolitana. Dal primo di luglio non potranno più andare a Milano, Roma, Napoli, Bologna, Firenze, Genova, Torino, Brescia, Venezia, Catania
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