“I governi d’Europa stanno provando a creare terrore contro la lotta all’austerità che Tsipras sta provando a portare avanti, senza aver avuto dai governi del sud Europa una minima sponda. Matteo Renzi è uno che a Tsipras gli regalava la cravatta, ma poi lo ha totalmente abbandonato”. Alessandro Di Battista del M5S commenta così, alla Camera dei Deputati, gli ultimi accadimenti in terra ellenica a pochi giorni dal referendum indetto dal governo Tsipras. “Il referendum proposto dal governo Greco è una mossa importantissima, perché questa esperienza può essere replicabile e all’Europa fa paura”, aggiunge il deputato pentastellato. E sul rischio che ‘Grexit’ produca una disintegrazione a livello continentale, sostiene: “L’Europa è già disintegrata dal punto di vista sociale e politico, non esiste così com’e era stata congeniata, noi cittadini europei non decidiamo nulla, non abbiamo votato Juncker, le politiche fiscali vengono fatte nelle segrete stanze, le banche vengono salvate dai soldi dei cittadini europei: a dirlo è stato Papa Francesco, non quelli del M5S”. “Più che di pressing si tratta di terrorismo nei confronti del popolo greco, diffondere terrore e panico, Tsipras ha rimesso al centro la democrazia, è considerato inaccettabile far esprimere il popolo su scelte che lo riguardano, per questo lui ha la nostra solidarietà” afferma Nicola Fratoianni, deputato e coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà. Giuseppe Civati, che da poco ha lanciato il movimento “E’ Possibile”, afferma: “So che il referendum è una mossa a limite dell’azzardo, ma fossi greco io voterei ‘no’ ad un accordo che non lo è, sono soluzioni e ricette sbagliate e che producono condizioni disumane per quel Paese. Se si votasse sì sarebbe per un’ Europa della Merkel e di questo suo cuginetto italiano che si chiama Matteo Renzi, che è sempre d’accordo con lei, che finge di essere contro l’austerità, forse Renzi è olandese, non so”. “Quello che accade in Grecia è molto inquietante, lì c’è una situazione estrema che ha bisogno di una volontà politica, per cui l’Europa era nata” è la preoccupazione espressa da Don Luigi Ciotti, Presidente di ‘Libera’. Attenzione che c’è un’economia assassina, come l’ha chiamata Papa Francesco”. Il referendum greco? Per don Ciotti si tratta di “un atto di grande democrazia” di Manolo Lanaro

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