Nuova protesta di Gerardo Bevilacqua, il candidato sindaco di Cerignola per la lista “Voci nuove”, stavolta davanti al palazzo della Regione Puglia, a Bari. Accompagnato dai suoi fedeli “Ribbellioni”, l’agente immobiliare ha organizzato un sit-in nel capoluogo pugliese per denunciare il problema dei rifiuti nella sua città e ha sottolineato, con il suo ormai celebre italiano maccheronico, di voler parlare col neopresidente della Regione, Michele Emiliano. Più incisivo un suo “seguace”, che durante la contestazione, immortalata da un filmato girato col telefonino, ha invitato anche gli abitanti di Taranto, Andria, Barletta a ribellarsi contro gli inceneritori e a favore della chiusura dell’Ilva. “Venite alla Regione e incatenatevi” – gli ha fatto eco Bevilacqua – “a fare ‘ua-ua-ua-ua’ non vale la pena. Se volete veramente bene ai figli vostri, venite qui, ‘attaccatevi’ e facciamo la protesta qua. Le campagne elettorali sono finite, mo’ ci vogliono i fatti. Qua stanno morendo un sacco di creature e di cristiani. Io dico all’amico Emiliano che dobbiamo parlare di queste cose. Cerignola è chiena de munnezza“. Il ‘divittorian’o già agli inizi di giugno aveva cercato di calamitare l’attenzione dei media con un’altra rumorosa manifestazione di dissenso, presso la sede del Municipio di Cerignola. In quell’occasione, immortalata dalla testata locale L’Immediato, Bevilacqua aveva arringato i pochi presenti, tuonando: “Dei ladri che abbiamo in questo Comune in galera non ci va nessuno! Questo scandalo è grande. Questo scandalo fa male alla povera gente”. Accanto al ‘pasionario’ cerignolano, c’era un “Ribbellione”, Gerardo Tarantino, anche lui candidato nella lista “Voci Nuove” e ‘bardato’ con vistose catene. “Ci stanno schiacciando sotto i piedi” – ha urlato – “Vogliono sempre comandare loro. Ci trattano come schiavi. Allora, decidete, altrimenti io mi butto giù“. L’uomo ha simulato enfaticamente il gesto di buttarsi nella rampa delle scale, ma è stato subito dissuaso dai presenti di Gisella Ruccia

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