La PlayBoy Mansion, dimora del patron di Playboy, è stata ed è ‘miraggio di felicità’ per molte aspiranti playmates: a incrinare questa immagine arriva l’ennesima confessione di un’ex coniglietta, Holly Madison, raccolta nel libro ‘Down The Rabbit Hole’.

Nata in una piccola città dell’Alaska, la biondissima Holly arriva a Los Angeles pensando alla magione di Hefner come a un paradiso terrestre: “Credevo rappresentasse la chiave per una vita di fama e gloria”. Si conquista quasi subito un posto alla Mansion, le basta partecipare a una festa per ricevere il desiderato invito. E poi, poi ‘chiude gli occhi’: non vuole vedere quello che già dalla prima visita nella casa di Hefner avrebbe dovuto esserle chiaro. La accolgono in una stanza con tende di velluto viola e guardie di sicurezza, dove una ventina di ragazze ubriache ballano intorno a un uomo vecchio, “duro di udito”, che si muove senza alcun ritmo: “Ero mortificata per lui”, scrive. Hefner le offre della droga, lei la rifiuta: “E’ stato in quel momento che avrei dovuto lasciare. Poi ho pensato che non sarebbe stato peggio di quella sera”.

Non dimentica nemmeno lo “ius primae noctis” rivendicato da Hugh: le ragazze escono tutte insieme per andare a divertirsi in un club, rintrano e subito si cambiano d’abito per compiacere il ‘padrone di casa’, poi la vanno a prendere in stanza e la portano da Hefener, gettandola nelle sue braccia: “Il sesso è stato più veloce di quello che pensavo – racconta – E’ stato talmente breve che non mi sono neanche accorta di aver un corpo pesante sopra il mio”. Nessuna libertà, neppure quella sessuale alla Mansion: di questo Madison si rende conto dopo pochissimo tempo. Le ragazze somigliano più a casalinghe ‘anni 50.

La casa decadente, il vassoio con la vasellina e l’olio Johnson in ogni angolo, un programma giornaliero serratissimo: in cambio dei mille dollari a settimana per comprare vestiti e del conto aperto dal chirurgo plastico, l’obbligo di rientrare alle 9 di sera. Mercoledì e venerdì: questi i giorni ‘liberi’, per uscire a divertirsi. Al rientro, doveroso, il sesso con Hefner. La domenica sera, film. Spesso una vecchia pellicola.

“C’erano giorni in cui mi svegliavo e mi sentivo svenire perchè ero depressa”, continua Holly, aggiungendo di avere pensato anche al suicidio, facendosi sprofondare in una grande vasca da bagno della Mansion. E non dimentica il “no” secco di Hefner alla sua richiesta di poter vedere uno psicologo. Poi la svolta: il successo del reality show ‘The Girls Next Door‘ con Hefner e le conigliette. L’addio alla casa è del 2009, quando Madison ha ricevuto un’offerta per “Ballare sotto le stelle”, la sua via di fuga dalla Mansion.

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