Che sia tempo di ‘rottamare’ anche le primarie? La reazione di Matteo Renzi all’insuccesso elettorale lo lascia intendere. Più che avviare una riflessione sulla credibilità del governo, il presidente del consiglio ne ha attribuito la responsabilità alla debolezza dei candidati locali e alla resistenza della minoranza interna al partito, manifestando l’intenzione di rivedere quel metodo di scelta delle candidature cui pure deve la sua rapida ascesa politica. Ma servono davvero, le primarie, a rendere più democratico il sistema della rappresentanza? E con quali regole? Lo abbiamo domandato ai cittadini in strada e lo domandiamo ora a voi. Tra gli interpellati, molti ritengono che le primarie siano utili, ma occorre renderle più trasparenti, “per evitare gli abusi” del recente passato. C’è chi pensa che sia necessario riservarle agli iscritti ai partiti, “per evitare infiltrazioni”, e chi invece ritiene che vadano mantenute il più possibile aperte, “per consentire a tutti di scegliere”. Ma non mancano i contrari: “Delle primarie se ne può tranquillamente fare a meno“, dichiara più di una voce. E qualcuno segue Renzi anche in quest’ultima evoluzione: “E’ vero deve tutto alle primarie, ma ora fa bene a cambiare strategia”. E voi come la pensate? dite la vostra nei commenti e votando la risposta che vi convince di più  di Piero Ricca, riprese e montaggio Matteo Fiacchino

 

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