Michele Santoro e Sandro Ruotolo raccontano la storia scoperchiata da Sandro Ruotolo con la sua inchiesta sulla Terra dei Fuochi che ha scatenato le minacce dell’ex boss dei Casalesi Michele Zagaria, che oggi lo costringono a vivere sotto scorta: “Schiavone mi indicò la terra e disse che lì sotto c’erano scorie radioattive, sepolte a 18 metri di profondità. Mentre ero lì con lui il pentito mi disse: ‘Sandro non insistere o fai la fine di Ilaria Alpi’. Non gli diedi peso. Poi, indagando sui rapporti fra Servizi e clan dei Casalesi arrivò un altro avvertimento: ‘Non è ancora il momento di parlarne’ mi disse”. E aggiunge: “Avevo la netta sensazione che non si parlasse del passato. Schiavone aveva paura di toccare questi tasti. Ma non ci siamo fermati. E siamo arrivati fino al coinvolgimento delle coop rosse per la metanizzazione dell’Agro Aversano, dove il riferimento per poter lavorare era il clan dei Casalesi. Poi” – continua – “arrivarono le minacce di Zagaria, che nonostante il 41 bis si sospetta possa ancora a parlare con l’esterno attraverso altri canali.“Lo voglio squartare vivo” ha detto di me. Sono queste le parole che mi hanno costretto a vivere sotto scorta”

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Servizio Pubblico, l’inferno atomico non finisce: l’inchiesta di Sandro Ruotolo

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