Il letargo è finito”: confermato. Ha un senso più che metaforico il titolo scelto da Villa Ada Incontra il Mondo per l’edizione 2015. Il festival, da lungo tempo al centro dell’offerta estiva romana, quest’anno trova un nuovo sprint, sia nella scelta del cartellone musicale, cuore della rassegna, sia nella serie di iniziative correlate.

Il countdown è iniziato ufficialmente, anche se si allunga di un po rispetto al previsto: la partenza della rassegna è fissata per il 23 giugno (invece che il 18, come annunciato in precedenza).  Sul palco Urban Shaman (un nome, un programma), con unorchestra di dieci elementi che promette performance dimprovvisazione collettiva. Il collettivo aprirà la stagione il 18 giugno con un magma di psichedelia, percussioni, distorsioni e voci che sguazzano nel funk afrobeat. Seguirà Ariel Pink (19 giugno). Italiani all’appello: Otto Ohm (25 giugno) che quest’anno hanno pubblicato “Boxer” (e chi se la sarebbe dimenticata, comunque, la voce del Bove), Nina Zilli (6 luglio), Paola Turci (9 luglio), Bandabardò (27 luglio), Marlene Kuntz (29 luglio). Cristiano De Andrè porta con sé un ospite che gli è familiare, Mauro Pagani. Il concerto di Roberto Angelini, previsto inizialmente per il 20 giugno, viene spostato al 5 luglio: impossibile non averlo incrociato in una delle sue vesti: chitarrista (vedi tour Fabi-Silvestri-Gazzè, tanto per dirne una), cantautore e produttore con FioriRari, autore (anche della Marrone).
Colori e vita con James Senese/Napoli Centrale (26 giugno) e L’Orchestra di Piazza Vittorio (3 luglio). La quota reggae, grande classico di Villa Ada, quest’anno se la accaparrano i quasi sempre presenti Sud Sound System (& Bag a Riddim Band) e gli Africa Unite, freschi freschi di disco, “Il punto di partenza”. Progetti ben assortiti: Roberto Gatto & Quintorigo Plays Zappa (sì, quel Zappa) il 13 luglio, ma anche Theo Teardo (il suo nuovo disco è stato annunciato per settembre), che in scena con Elio Germano porterà uno spettacolo basato sul testo di Céline “Viaggio al termine della notte”, il 17. Tra le chicche Giorgio Moroder (24 luglio), produttore guru della disco music e la prima assoluta del festival, Cristina Donà con i Marta Sui Tubi (22 luglio).

Dal mondo – dopotutto, si chiama Villa Ada incontra il mondo – oltre agli Urban Shaman, le sorelle americane Cocorosie (30 giugno), da tenere docchio, José Gonzàlez (27 giugno), i fratelli folk australiani Angus & Julia Stone (1 luglio), il polistrumentista Xavier Rudd (7 luglio) e Baba Sissoko dal Mali (14 luglio). Rock nelle sue varie declinazioni con Swans (15 luglio), dEUS (25 luglio) e l’indie St. Vincent (8 luglio), che già ha fatto impazzire i romani al Parco della Musica. All’elettronica pensano i tedeschi Notwist (21 luglio); l’hip hop è stato affidato ai De La Soul (28 luglio). Due gli eventi dedicati alla musica della capitale: Roma Brucia (11-12 luglio) e Serenata Per Roma (19 luglio).

A chiudere il cartellone il 31 luglio musicale ci sarà il Roma Folk Fest, che ritorna a casa dopo aver girato l’Italia. Tra gli ospiti la Gazebo Band, la formazione della trasmissione condotta da Diego Bianchi su Rai3. Tutto il festival punta ad avere un minimo impatto ambientale sul territorio, e tra le iniziative in campo, ci sono anche delle convenzioni con Car2go, Uber e BlablaCar (il parcheggio nei dintorni non è una delle cose più semplici da trovare). Durante la giornata molte ore dedicate ai bambini con le attività de Il giardino di Lulù, mentre Lo Studio Nero realizzerà un master da ingegnere del suono. L’innovazione invece troverà spazio nello Smart Camp (20-21 giugno). Dal mondo è tutto.

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