“Perché ci avete salvato dal Mediterraneo se poi ci trattate così? Era meglio farci morire e farci mangiare dagli squali”. Saddam è originario del Darfur, Sudan occidentale, e viaggia con sei membri della sua famiglia, due sono minorenni. Da quattro notti dorme sugli scogli al confine di Ponte San Ludovico a Ventimiglia. Ieri quando la polizia è arrivata a sgomberare i migranti, lui e la sua famiglia erano nella pineta a pochi metri dal mare. Si sono presi tutti sottobraccio e hanno resistito, come hanno potuto, ai tentativi delle forze dell’ordine di portarli via. “Piuttosto che vivere in Italia, preferisco morire nel mio paese” conclude Saddam ricordando a tutti che stanno scappando da una guerra che ha provocato una dei più gravi genocidi dell’Africa  di Cosimo Caridi

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