“Tommaso sta vivendo un momento personale difficile. Lo ringrazio per il lavoro svolto, ma ha fatto delle affermazioni che non condivido e che devo contestare”. Luigi de Magistris liquida le dimissioni di Tommaso Sodano, il vicesindaco con delega all’Ambiente, l’uomo che più di ogni altro gli stette vicino e nel 2011 lo incitò a candidarsi a sindaco. Dura ventiquattro minuti la conferenza stampa utilizzata come estintore sull’incendio acceso da Sodano, che ha parlato di impossibilità di proseguire in un “clima di veleni”, accennando a “cattivi consiglieri intorno al sindaco”, con riferimento al capo di gabinetto Attilio Auricchio e alla sua influenza sulle scelte politico-gestionali in materia di igiene urbana. “Non ci sono veleni, non c’è una monarchia, io non ho consiglieri – dice de Magistris – ascolto tutti ma poi decido autonomamente”. Ed ancora: “Non ci sarà nessun cambiamento di rotta nel settore dei rifiuti, non ci saranno tentativi di privatizzazione”. Il casus belli tra i due è la costituzione di parte civile del Comune nel processo in cui l’ex vicesindaco è imputato per una consulenza ad un’architetta. Sodano ha citato più volte questa circostanza tra le ragioni del suo addio. Il primo cittadino ha tagliato corto e chiaro: “Avevo il dovere di rappresentare gli interessi dell’amministrazione e un diffuso sentimento di uguaglianza nell’applicazione della legge”.

De Magistris guarda avanti e ha subito coperto le prime due caselle vuote in giunta. Raffaele Del Giudice, presidente di Asìa, la municipalizzata dei rifiuti, prenderà tra qualche giorno il posto di Sodano, giusto il tempo di concludere qualche adempimento nella società. Mentre l’Idv Caterina Pace prende il posto dell’assessore uscente Idv Francesco Moxedano, eletto consigliere regionale. Ma è ancora pendente la questione del nuovo vice. Questione delicatissima. Se venerdì il giudice civile non accoglierà il ricorso d’urgenza, de Magistris sarà di nuovo sospeso da sindaco per la legge Severino. Forse già a fine mese e fino a quando la Corte d’Appello di Roma non fisserà l’udienza in cui dichiarerà prescritto il reato di abuso d’ufficio relativo alle indagini condotte da de Magistris quando era pm a Catanzaro sui tabulati dei parlamentari coinvolti in Why Not. In caso di sospensione del sindaco, il vice diventerebbe “facente funzioni”. De Magistris ha chiarito che sarà scelto “all’interno dell’attuale giunta”. Il nome in pole è Nino Daniele, ex sindaco di Ercolano di area Pd. In alternativa, Annamaria Palmieri: l’ultima sopravvissuta della giunta nominata nel 2011, la “Rivoluzione Arancione” di Napoli.

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