E’ una diatriba vecchia quanto il mondo, o perlomeno quanto la lametta: peli pubici, si o no? L’argomento è di quelli di cui si parla spesso e volentieri tra amiche ma nessuna aveva mai osato interpellare gli uomini, fino a oggi: è una delle domande dell’inchiesta di Askmen riportata graficamente anche dall’Huffington Post: sottoposta a più di 5000 uomini, quale è stato il risultato? Il 41% preferisce le donne con le parti intime completamente depilate mentre un 38% ritiene che un po’ di pelo sia eccitante.

È stato chiesto, inoltre, se il pelo pubico possa essere una componente determinante per andare avanti in una rapporto sessuale e il 91% degli intervistati ha risposto che sarebbe stupido troncare un rapporto per tale motivazione. Sul tema un curioso retroscena è stato svelato dal direttore della fotografia di “50 sfumature di grigioSeamus McGarvey che al New York Times ha rivelato: “Jamie Dornan aveva una cover per il suo pene. Dakota Johnson invece aveva una sorta di cerotto che ricopriva la zona del suo pube e dietro il suo corpo. Durante la post-produzione ci siamo ritrovati nella curiosa situazione di dover aggiungere dei peli pubici. Non lo definirei come uno dei punti più alti della mia carriera, ma è di certo estremamente surreale.”

Nel 1932 anche Freud parlò di peli pubici avendo una teoria stravagante: “Si dice che le donne abbiano fornito pochi contributi alle scoperte e alle invenzioni della storia della civiltà, eppure vi è forse una tecnicache esse hanno inventato: quella dell’intrecciare e del tessere. (…) La natura stessa sembra aver offerto il modello da imitare, facendo crescere, con la maturità sessuale, il pelo pubico che ricopre il genitale. Il passo successivo consiste nel far aderire l’una all’altra le fibre che sul corpo erano conficcate nella pelle ed erano soltanto ingarbugliate tra loro. Il progresso che c’era da fare era quello di intrecciare le fibre piantate nella pelle per crearne una specie di feltro”.

Sarebbe quindi la donna e la pelosità delle parti intime ad aver ispirato l’arte della tessitura. Ma le donne cosa pensano? Secondo una ricerca inglese il 51% non si depila le parti intime perché non vuole pensare alla ricrescita o perché il loro partner preferisce il look naturale. Ci sono anche le femministe cinesi che rivendicano il diritto di avere i peli: con l’hashtag #WomensArmpitHairCompetition postano con orgoglio ascelle non depilate.

Anche star del calibro di Madonna, Lady Gaga, Miley Cyrus, Julia Roberts o Penelope Cruz si sono esibite facendo vedere la peluria sotto le ascelle per rivendicare la libertà e non avere costrizioni. Come non ricordare negli anni 50 le foto di Sofia Loren a Miss Italia e i suoi graziosi peli ascellari? In questi giorni con «I Monologhi delle Ascelle», spettacolo teatrale organizzato con la collaborazione di Dove da Energie Sociali Jesurum Lab, Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore ed Enrica Tesio si esibiranno con dei testi ironici sul fascino del corpo femminile. Tornando dall’altra parte dell’Oceano molto si è parlato di Cameron Diaz che nel suo libro consiglia alle donne la versione “nature” ritenendo che sia folle ricorrere alla depilazione laser nelle parti intime. Infine, restando in materia, la fotografa Rhiannon Schneiderman, autrice di una serie di auto-ritratti intitolati “Lady Manes” che la vedono completamente nuda, provoca con folte parrucche sul pube per ribellarsi agli standard di bellezza. Dei veri e proprio capelli al posto del pelo, chissà che prima o poi non arrivi la moda delle acconciature dei peli, allora si che ne vedremo delle belle.

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