Chi da bambino non ha giocato con i mitici mattoncini e pupazzetti Lego per costruire palazzi, piste, treni, aeroporti, stazioni di polizia e addirittura intere città? Ma quando la passione continua anche da adulti e a questa se ne aggiunge un’altra, il risultato può essere davvero sorprendente. I Lego e la fotografia, due passioni per un progetto originale: Lego Project Photo. Si tratta di un profilo Instagram (@legoprojectphoto, che è poi anche una pagina Facebook) aperto da due studenti universitari di San Benedetto del Tronto per raccontare le bellezze artistiche e naturali della loro regione, le Marche, e in particolare di Ancona, città dove vivono per studiare, utilizzando gli “omini” Lego.

Dalla cattedrale di Ancona all’Arco di Traiano, dalla scalinata del Pozzo di Corinaldo all’Arco di Torre di Numana, e poi i parchi, le spiagge e il mare cristallino, a piedi, in bicicletta, in macchina o a cavallo, i minuscoli pupazzi viaggiano come dei veri turisti. Le manine gialle che si stringono e gli sguardi che si incrociano romanticamente al tramonto, una sirenetta sulla spiaggia al lato di una conchiglia, addirittura Bart Simpson che con l’amico di sempre Milhouse si gode un po’ del sole di Grottamare e poi una Hermione sfuggita a Harry Potter e atterrata sulla piazza di Pesaro, sono alcuni dei Lego che posano per mettere in luce le meraviglie marchigiane. Una regione vista in miniatura, insomma, da una prospettiva insolita ma piacevole per 4mila follower in pochi mesi e una valanga di like con grande sorpresa dei due ragazzi che mai si sarebbero aspettati un tale successo.

Lui studente di Ingegneria, lei di Economia, ribattezzati Lego Boy e Lego Girl perché non vogliono svelare la propria identità, hanno raccontato che gli si è accesa la lampadina durante un pomeriggio d’inverno quando su internet hanno guardato un servizio fotografico di un matrimonio in cui c’erano due pupazzi che portavano le fedi all’altare. “Allora una mattina abbiamo provato, abbiamo fatto una foto all’alba e ci siamo portati dietro due pupazzi della Lego”, raccontano i fondatori di Lego Project Photo. E così, in maniera molto semplice e praticamente per gioco, è partita l’avventura e ormai girano sempre con gli “omini” Lego a portata di mano e soprattutto sono sempre diversi per avere l’“attore” giusto nel posto giusto. Dove li trovano? Intanto hanno riesumato quelli con cui giocavano da bambini e poi, spiegano, “ce li presta il negozio Lego di Ancona, Dadi e Mattoncini, il cui titolare ci ha aperto la sua collezione privata”. Una trovata geniale e a costo zero che fa concorrenza ai grandi testimonial strapagati e incontentabili.

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