C’è chi vorrebbe smontare le Direttive Comunitarie “Habitat” e “Uccelli” sulla base del presupposto, rivelatosi in passato completamente sbagliato, che per uscire dalla crisi economico-finanziaria sia necessario per prima cosa indebolire le norme europee sull’ambiente, che sinora sono state una barriera alla ulteriore deturpazione del nostro territorio e alla progressiva perdita del nostro patrimonio naturale. Quello di cui i cittadini europei hanno invece oggi  bisogno è che si difenda con forza questo patrimonio comune, che è parte della ricchezza dei vari Paesi membri, garantendo la piena applicazione di queste norme in tutti i Paesi, a cominciare dall’Italia (dove c’è la più ricca biodiversità d’Europa) e non che si proceda ad una riscrittura al ribasso del corpo di regole tuttora del tutto preziose e valide.

Per questi motivi è stata lanciata in questi giorni su scala europea la Campagna “Allarme Natura!”, promossa da centinaia di associazioni ambientaliste, che intendono contrastare questo attacco alle regole europee, con l’aiuto dei cittadini. Il WWF in tutti i Paesi d’Europa è uno dei promotori di questa campagna che chiede non soltanto il rispetto di regole astratte, ma di difendere, concretamente le 27mila aree e le mille specie tutelate in Europa, che costituiscono la Rete Natura 2000, la rete di aree protette più diffusa al mondo.

Ogni cittadino europeo può dare un segnale forte alle Commissione Europea partecipando alla Consultazione popolare on-line che durerà sino al 24 luglio per decidere il destino della tutela della natura in Europa. Chiunque può fare un atto concreto in difesa della natura, inviando le risposte che troverà cliccando sul nostro sito dedicato all’iniziativa.

E’  bene che tutti noi siamo consapevoli che in Italia, come negli altri Paesi europei, la natura è difesa da norme vitali per la protezione di specie e habitat unici e preziosi che derivano dalla legislazione europea. Migliaia di specie di uccelli, farfalle, cervi, lupi, orsi ma anche, piante fiori, fiumi, laghi, sono protetti da norme comunitarie, considerate tra le migliori al mondo, che hanno contribuito a migliorare le nostre leggi nazionali e regionali. Senza queste regole la protezione di molte specie uniche in Europa potrebbe essere totalmente inefficace.

Le  norme europee sulla Natura, infatti, sono una barriera alla perdita della biodiversità: il 60% degli animali e delle piante europee e il 77% degli habitat sono ancora oggi in pericolo. Oggi il 18% del territorio europeo (1milione di chilometri quadrati) e il 4% dei siti marini (250mila chilometri quadrati) fanno parte di Natura 2000.

Oggi, proprio quando ci sarebbe bisogno, che le norme condivise poste a tutela di questo questo patrimonio minacciato, fossero applicate efficacemente, assistiamo ad un attacco politico “contro-natura” che rischia di far prevalere gli interessi economici di una minoranza sulla tutela di un bene comune. Nelle prime tre settimane sono già più di 200mila i cittadini che hanno deciso di contribuire al successo della Campagna “Allarme Natura!”. L’obiettivo è che alla fine della Campagna almeno 500 mila persone chiedano a gran voce di difendere questo straordinario patrimonio comune e quindi c’è assoluto bisogno del contributo di tutti/e.

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