Un resort all-inclusive dove si fuma marijuana. Parliamo del CannaCamp di Durango, in Colorado: il primo, esclusivo, villaggio turistico dedicato a chi vuole farsi una vacanza in un luogo pubblico in cui si può consumare erba. La proposta vacanziera, unica al mondo, offre su una superficie di 170 ettari una dozzina di eleganti bungalow in legno con graziosi arredamenti da montagna per due o tre persone, e una capienza massima, per ora, di 40 persone.

Il prezzo non è di certo concorrenziale: tra i 395/445 dollari a notte a cui va aggiunta la formula oramai imperante in ogni angolo del globo di almeno tre giorni di pernottamento. Diversi i servizi offerti dal primo ranch cannabis friendly: tre pasti completi al giorno, corsi di pittura, attività di pesca, piscina, escursioni in canoa e in mountain bike tra le San Juan Mountains; ma soprattutto attività legate al consumo consapevole della cannabis come i corsi di cucina a basa di erba, i massaggi rilassanti con olio di canapa, e un bizzarro corso di “cannabis yoga”. Un unico macroscopico neo: per motivi di legge l’erba da fumare non viene venduta nel resort. Tra le testate statunitensi c’è chi ironizza su qualche portiere consenziente o amico pusher pronto a infilare in tasca una bustina con un  po’ di fumo da consumare. Dall’altro lato il resort, chiaramente di lusso, rappresenta uno dei primi tentativi di mettere in atto anche nel settore turistico le “innovative” leggi del Colorado in merito alla produzione e consumo di marijuana.

Da gennaio 2014 nel montuoso stato dell’Ovest è ufficialmente consentito il possesso di cannabis, seppur con dei limiti, e il relativo commercio, nonché utilizzo. Norma che va ad aggiungersi al già consolidato uso terapeutico della marijuana come stabilito grazie ad una petizione popolare trasformata in legge statale fin dal 2000. Da un anno a questa parte, però, le “canne” vanno fatte in privato, in casa o in luoghi non pubblici, lontano dai bambini e dalle scuole. Così la clausola innovativa del CannaCamp si inserisce proprio qui: visto che per strada è proibito fumare, così come nei negozi, il resort di Durango lascia totale libertà di uso e consumo: sul patio della baita, tra i boschi del vicino parco, o nella pausa tra una biciclettata e l’altra, senza doversi sentire le stigmate del reprobo addosso.

Il CannaCamp è di proprietà del May Jane Group che ha già aperto un paio di Bed and Breakfast, il brand coniato per l’occasione è “Bud&Breakfast”, sempre in Colorado. C’è la splendida casa vittoriana “Adagio” di Denver con sei suite di lusso e parecchio fumo già a disposizione sul comodino; oppure le quattro suite private a due piani del B&B “Silverthorne” situato nell’omonima cittadina a pochi passi dagli impianti sciistici di Loveland e Keystone e che rappresenta come descritto entusiasticamente nel depliant di presentazione “il perfetto mix delle due attrazioni più divertenti e uniche del Colorado: sci di classe mondiale e cannabis legale”. Per gli amanti di questa nuova tendenza turistica che vivono dalle parti del Nord America c’è un sito a loro dedicato: www.budandbreakfast. com

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