L’industriale tedesco Horst Brandstatter, fondatore e proprietario della linea di action figures Playmobil, è morto. Il prossimo 27 giugno avrebbe compiuto 82 anni. Era entrato nell’azienda di famiglia a 19 anni portandola al top dell’industria mondiale con ricavi per 595 milioni di euro nel 2014. È successo il 3 giugno ma la notizia della sua morte è stata comunicata solo oggi dalla società Geobra Brandstaetter con una nota: “La famiglia Playmobil perde non solo il suo capo, il suo proprietario e il suo patriarca, ma il settore dei giochi in Germania perde anche una delle sue personalità più significative”.

Horst Brandstatter è nato nato a Zirndorf, vicino a Norimberga, il 27 giugno del 1933. Brandstaetter è entrato a 19 anni, nel 1952, nella società di famiglia, creata nel 1908, e gestita dai suoi due zii. Il suo primo successo fu l’aver lanciato in Europa nel 1958 l’Hula-Hoop , il cerchio di plastica inventato dagli americani Arthur K.Melin e Richard Knerr. Ma Brandstaetter sarà ricordato a lungo soprattutto per i pupazzetti di plastica alti 7 centimetri e mezzo, capaci di riprodurre in scala il mondo degli adulti e di consegnarlo alla fantasia dei bambini.

I Playmobil vennero creati e lanciati sul mercato negli anni ’70 quando, causa della crisi petrolifera, che aveva fatto crescere il costo della plastica, si pensò a restringere i giocattoli risparmiando sulle materie prime. Ispirati ai disegni semplici dei bambini furono subito un successo e salvarono l’azienda dal fallimento. I primi tre modelli, nati e sviluppati grazie alla creatività e al lavoro del direttore di produzione Hans Beck, furono il playmobil indiano, il playmobil cavaliere, due classici eroi della fantasia infantile, al quale si affiancava un’eroe della realtà contemporanea, figlio dello spirito politico degli anni Settanta: il playmobil operaio in tuta blu. Poi arrivarono il playmobil medico, il playmobil infermiere, il poliziotto, il pompiere, il pastore, ma anche l’astronauta, il pirata, il pittore. Tutte figure oggi ricercate dagli ex bambini diventati collezionisti.

Fino ad oggi sono stati prodotti 2,8 miliardi di pezzi compresi dinosauri e animali della fattoria. E il successo continua: nonostante la crisi globale, nel 2014 la Playmobil raggiunto un fatturato di 595 milioni di euro. Brandstaetter aveva da tempo pensato alla sua successione. “Ho creato una fondazione che mi succederà come proprietario – aveva anticipato qualche tempo fa – Questa fondazione senza scopo di lucro e con finalità umanitarie si dedicherà ai bambini. Così l’avvenire della società è assicurato e io ho la certezza che sarà gestita secondo i miei desideri”.

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