Il Gis, gruppo di intervento speciale dei Carabinieri, viene fondato nel 1978. Il loro compito, quello di intervenire in situazioni difficili, “come rapimenti, liberazione ostaggi e dirottamenti di aerei, treni, pullman”. Il comandante Alfa è uno dei fondatori della squadra. ‘Cuore di rondine‘ (edito da Longanesi), scritto proprio dall’agente, ripercorre alcune delle azioni più eclatanti del reparto. “La missione più difficile, anche la più divertente – ricorda il comandante – è stata quella del campanile di Venezia, quando lo abbiamo scalato senza sicurezza: si erano barricati issando una bandiera dentro pensando di poterci rimanere giorni, mentre lo liberammo in pochi minuti. La più complessa è stata la prima, quella nel supercarcere di Trani, dove c’erano 98 terroristi e 10 ostaggi. È stato complicato liberarli. “La più alta a tensione emotiva, invece, è stata quella durante la quale abbiamo liberato la giovane Patrizia Tacchella, una bambina di otto anni”, spiega il carabiniere del Gis. Il reparto ora studia gli eventi che coinvolgono l’Italia, come Expo e l’imminente Giubileo, e si prepara “con profilo bassissimo, cercando di farci notare il meno possibile, ma facendo sentire che siamo presenti”, spiega il comandante. Per quanto riguarda l’allarme terrorismo, l’agente afferma: “Siamo pronti a livello operativo”. Ma è effettivamente alto il rischio per il nostro Paese? “Non credo”, specifica l’agente  di Chiara Carbone

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