“Imparerò il cinese per farvelo capire: non voglio costituire un partito. La Camusso sa qual è la nostra piattaforma”. Risponde così Maurizio Landini, segretario della Fiom, durante la due giorni promossa da Coalizione sociale al centro congressi di via Frentani a Roma. Le aspettative dei partecipanti, però, sono altre. “Landini come Tsipras, noi sogniamo un partito vero di sinistra”, dice un uomo. I big dei partiti hanno preferito disertare per rispetto, ma qualcuno dei parlamentari c’è. “Questo è un mondo che dobbiamo ascoltare, la politica senza società non esiste“, dice Nicola Fratoianni di Sel. “Non sarà la somma dei partiti e di sigle – assicurano gli interlocutori dal palco –  oggi la distanza tra la gente e i palazzi del potere è aumentata, complici gli scandali sulla corruzione”. “E’ un sistema, da Roma all’Emilia Romagna, con il problema ‘ndrangheta, va combattuto con i fatti non con le parole”, dice Landini. A Curzio Maltese, europarlamentare de L’Altra Europa con Tsipras – che propone un sostegno al M5s da parte della sinistra dem –  risponde il deputato di Sel Giorgio Airaudo: “Già nei fatti succede, come in provincia di Torino e in parlamento. Il problema è come creare un’alternativa di governo, guardare al bacino dell’astensionismo che nemmeno i 5 stelle intercettano”  di Irene Buscemi

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