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Partita del Cuore 2015, scintille in campo: Nedved vs Moreno (VIDEO e FOTO)

Match all'insegna dell'agonismo: l'episodio tra il rapper e il Pallone d'oro 2003 ha suscitato non poche reazioni, come quella di Ruggeri che, riferendosi al comportamento dell'ex juventino, ha affermato: "Non si capisce come un giocatore del genere possa aver fatto una cosa così. Se si è campioni, lo si è per sempre"

di Domenico Naso
Partita del Cuore 2015, scintille in campo: Nedved vs Moreno (VIDEO e FOTO)

Pubblico delle grande occasioni allo Juventus Stadium per la Partita del Cuore tra Nazionale Cantanti e Campioni per la Ricerca, nemmeno fosse stato un match di Champions. Ma lo scopo era benefico (si raccoglievano fondi per Telethon) quindi ben venga il sold out del gioiellino di Venaria e persino qualche eccesso agonistico di troppo. Alla fine, per la cronaca sportiva, l’incontro è terminato sul 4 a 4, con un livello calcistico raro per una partita benefica. Sarà perché tra i cantanti c’erano i soliti talentuosi Barbarossa, Ruggeri e Ramazzotti, ma anche e soprattutto Moreno Donadoni, il rapper nato ad Amici di Maria De Filippi, vero protagonista della serata.

Ed è proprio Moreno l’autore di un clamoroso tunnel ai danni di Pavel Nedved che ha provocato la reazione fallosa e smodata dell’ex campione ceco della Juventus. Qualche minuto dopo l’onta ricevuta dal giovane cantante, Nedved si è vendicato con un fallaccio intenzionale che ha causato l’ira di alcuni tra i protagonisti in campo. Il più arrabbiato è stato Ruggeri, che durante l’intervallo non le ha mandate a dire al Pallone d’oro 2003: “È una partita di sol

idarietà e in campo dovrebbe esserci lo stesso spirito. Non si capisce come un giocatore come Nedved possa aver fatto una cosa così. Se si è campioni, lo si è per sempre”. In campo, Eros Ramazzotti ha preso le difese del suo beniamino, arrivando persino a battibeccare con Luca Barbarossa. Qualche secondo di discussioni concitate, poi per fortuna i protagonisti si sono ricordati del vero motivo per il quale stavano giocando e la triste pagina iperagonistica è andata in archivio. Almeno fino a pochi minuti fa, quando Eros Ramazzotti è tornato sull’argomento con un commento allusivo su Instagram: “Quando una persona in un campo di calcio in una partita benefica ti dice: “Se mi ritocchi ti ammazzo qui davanti a tutti”, tu che fai? Prendi e te ne vai? Io sono buono ma le ingiustizie e le minacce non le accetto. Ringrazio quelli che ogni giorno fanno qualcosa per qualcuno che ne ha bisogno, senza fare i fenomeni e i saltimbanchi prendendo per il culo gli altri”. Quest’ultima stoccata sembra destinata a Moreno, “colpevole” di aver inflitto un tunnel a Pavel Nedved.


Da notare anche la presenza della guest star Liam Gallagher tra le fila dei Campioni per la Ricerca, affiancato da un Alex Del Piero ancora in splendida forma (ha siglato due reti), tornato trionfalmente tra i suoi tifosi, nonostante le incomprensioni ancora non chiarite con Andrea Agnelli. E faceva un certo effetto, prima del fischio di inizio, vedere schierati sulla linea di centrocampo, nell’ordine, Liam Gallagher, Massimo Giletti e John Elkann. Assortimento di varia e distante umanità in nome della ricerca contro le malattie rare. L’ex leader degli Oasis ha giocato solo venti minuti, anche perché fisicamente è apparso piuttosto fuori forma. Ma sembrava contento di esserci, anche perché, come lui stesso ha sottolineato, non lo invitano mai a eventi del genere (“Forse perché faccio schifo come calciatore”, ha ammesso candidamente).

Da segnalare anche la presenza in campo di Massimiliano Allegri, John Elkann e Andrea Agnelli. Evidentemente in casa Juventus c’era voglia di aiutare la ricerca e, perché no, scaricare la tensione con una bella partitella in attesa della finalissima di Champions League di sabato prossimo che vedrà impegnati i bianconeri contro la corazzata Barcellona.

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