Più di 100 atleti hanno disputato le finali di un torneo di calcio che con lo scandalo Fifa non ha nulla a che fare. Si tratta della competizione aperta ai Centri diurni per disabili di Milano e provincia e organizzato dalla Uisp, l’Unione italiana sport per tutti. I Cdd di Milano accolgono 873 persone con disabilità con un’età compresa tra i 18 e i 65 anni. Qualcuno segnala che per le attività sportive i fondi a disposizione sono sempre meno: nel 2014 si è registrato un calo di risorse del 30 per cento a causa della spending rewiew. Un dato che rattrista visto che il calcio, in questo ambito, riscopre probabilmente la sua forma migliore. Alla domanda se seguono anche il calcio professionistico, alcuni atleti hanno risposto: “Ora non più, con quello che si sente dire; così non si può andare avanti”  di Fabio Abati

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