Musica da ascoltare e da ballare all’aria aperta, oppure da assaporare seduti o sdraiati sull’erba, tra cucina tipica, drink e artigianato. Tutto rigorosamente “fatto a mano”. È questa la parola chiave dell’Handmade Festival, la rassegna che tutti gli anni porta a Guastalla (Reggio Emilia), nella terra reggiana che si affaccia sul Po, il meglio delle band sulla scena indie rock internazionale contemporanea. Il 2 giugno a Tagliata, descritta dagli organizzatori come “un posto spettacolare a metà strada fra Austin, Berlino e la Bassa”, si terrà l’ottava edizione della kermesse emiliana diventata ormai un appuntamento cult per gli appassionati del genere. Anche quest’anno il programma prevede una maratona di concerti e dj set che avranno inizio dalle 13,30 e continueranno fino a mezzanotte. Tre i palchi allestiti in collaborazione anche con lo storico festival Musica nelle Valli, sui quali si esibiranno non stop i gruppi provenienti da Roma a Los Angeles, da New York ad Atene, in un mix di stili e di performance.

Un’immersione a trecentosessanta gradi nella musica, tra le onde e i ritmi dello psych, dell’indie pop, dell’afro, del post rock, fino a tutte le sfumature dell’elettronica, che per una giornata intera trasformerà Guastalla nel paradiso dei live. Dagli Usa arriveranno i DIIV, che si preparano all’uscita del loro nuovo album in autunno, e i Warm Soda, che dal Texas porteranno le sonorità garage glam del loro Symbolic Dream. Altra ospite americana sarà la cantautrice di Los Angeles Colleen Green, mentre dalla Grecia arriveranno gli Acid Baby Jesus con le loro mescolanze di sperimentazione, folk e allucinazione sonica. Italianissimo l’indie rock dei Jennifer Gentle e il rock psichedelico degli In Zaire, e ancora in scaletta ci saranno i romani Wow, i milanesi Pueblo People, il post punk rabbioso e allo stesso tempo malinconico degli Havah, i loop con pianoforte, batteria e chitarra del duo Melampus e le nuove sonorità che fondono pop, soul e funk dei Welcome Back Sailors. Tra gli ospiti stranieri inoltre arriveranno dalla Nuova Zelanda i Surf Ciy, che proporranno al pubblico il lato acido del surf rock, seguiti dal polistrumentista di Bristol Sam Wisternoff, acclamato per i suoi virtuosismi dal vivo.

Sono solo alcuni nomi della lunga lista di artisti che si esibiranno sotto i riflettori della rassegna, che propone oltre alla musica, cucina con piatti tipici, un mercatino vintage, bancarelle di dischi imperdibili e di oggetti realizzati artigianalmente. Il tutto nel rispetto dell’ambiente e con l’obiettivo dell’associazione Handmade di produrre meno rifiuti possibile e di utilizzare materiali riciclabili e ecocompatibili. Ciliegina sulla torta, anche per l’edizione 2015, sarà il bicchiere a edizione limitata da collezione ideato da un artista appositamente per il festival, che quest’anno è firmato dall’artista Mattia Luini.

Articolo Precedente

Foreign fighters, 12 ‘arruolati’ dalla Romagna: “Di Islam sanno quasi nulla”

next
Articolo Successivo

Emergenza casa Bologna, imbarazzo Pd su occupazioni: “Illegali”. “Legittima difesa”

next