Nei negozi di dischi, fisici e immateriali, “Sotto il cielo di Fred – Tributo a Fred Buscaglione“, la compilation registrata per ricordare il mito senza tempo di Fred Buscaglione, tra i più imprendibili artisti e personaggi della musica italiana di sempre, modernizzatore pieno di notturno e cattivissimo swing. Il progetto servirà anche a raccogliere fondi per il “Premio Buscaglione – Sotto il Cielo di Fred”, che si svolge nella “sua Torino” e che da anni sventola la bandiera della musica d’autore emergente.

Il disco è prodotto dall’associazione Cultura Fea e Libellula Press, e vede la partecipazione di una illuminata delegazione della “nuova canzone italiana”. La nostra “classe dirigente indie”, interpellata, non s’è tirata indietro. Fred Buscaglione suona ancora oggi attualissimo; sempre meglio non fargli sgarbi, dopo oltre mezzo secolo dalla sua morte precoce: il tipo era fascinoso ma scontroso, e potenzialmente molto irascibile, soprattutto dopo un bel giro di whisky.

Dodici canzoni per dodici musicisti. Un po’ tributo collettivo, un po’ album di famiglia. Ci sono quelli che il premio Buscaglione lo hanno proprio vinto: Lo Stato Sociale, Eugenio in Via Di Gioia, Etruschi from Lakota, Venus in Furs. E ci sono quelli che non potevano mancare perché in un modo o nell’altro tengono viva, oggi, l’eredità di Fred: Brunori Sas, Dente, Bugo, Paolo Benvegnù, Perturbazione, Nicolò Carnesi, Il Pan del Diavolo, The Sweet Life Society. Appartengono tutti al leggendario canzoniere di Fred Buscaglione i brani che i nostri eletti hanno deciso di reinterpretare.

“È dalla prima edizione che avevamo in serbo di realizzare una raccolta di brani di Buscaglione. L’idea era quella di far partecipare artisti emergenti, passati sui palchi del premio, insieme ad altri più noti che si sentissero legati al progetto – racconta Francesca Lonardelli, ideatrice del Premio Buscaglione -. Ci sono volute tre edizioni per costruire una rete di contatti che dimostrasse la credibilità e la solidità della nostra causa. È stato un lavoro lungo ma concreto. Un omaggio a più voci a uno degli artisti più sperimentali dell’Italia del dopoguerra. E un omaggio al nostro festival”. Disco consigliatissimo ai bulli e alle pupe, ai gangster e alle bambole, ai teneri ma duri. pDa Torino a Chicago il jazz è ancora breve.

Questa la tracklist:
1. BRUNORI SAS – Nel cielo dei bars
2. DENTE – Guarda che luna
3. PAOLO BENVEGNU’ – Love in Portofino
4. BUGO – Eri piccola così
5. NICOLO’ CARNESI (feat. DONATO DI TRAPANI) – Mi sei rimasta negli occhi
6. LO STATO SOCIALE – Teresa non sparare
7. PERTURBAZIONE – Sigaretta
8. IL PAN DEL DIAVOLO – Noi duri
9. THE SWEET LIFE SOCIETY – Juke Box
10. ETRUSCHI FROM LAKOTA – Porfirio Villarosa
11. EUGENIO IN VIA DI GIOIA – Buonasera signorina
12. VENUS IN FURS – Voglio scoprir l’America

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