La neuroeconomia è un ambito di ricerca altamente interdisciplinare per costruire un modello neurobiologico dei processi decisionali. Si occupa, tra le altre cose, di come dovremmo prendere (razionalmente o no) e invece effettivamente prendiamo le decisioni. Quali sono i fattori che influenzano la presa di decisione sana o patologica. Come si colloca secondo voi la decisione della Difesa di ignorare il Parlamento italiano sul dimezzamento del budget per l’acquisto dei caccia F 35? Sana o patologica? Il Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2015-2017 conferma 90 aerei, 30 nei prossimi sei anni. Solo una riduzione del 10% su contratti 2015. La motivazione: “Il programma (F35, ndr) necessita una stabilità in termini finanziari che è funzionale ad evitare di perdere le risorse sino ad oggi investite”.

Il tipico errore mentale che può influenzare il processo decisionale è l’eccessiva preoccupazione per il “potenziale rimpianto” una volta presa una decisione. (Accade spesso con le decisioni mediocri o con le “buone” decisione che si rivelano essere mediocri. Questo tipo di errore è proprio quello (esempio da manuale!) che costituisce la principale motivazione, il senso, dato dalla Difesa all’acquisto degli F35: “Proseguire nell’investimento è funzionale ad evitare di perdere le risorse sino ad oggi investite”. Nei manuali di psicologia del primo anno si riporta, di solito, l’esempio della coppia che, in partenza per le vacanze e avendo già dato una “caparra” per alloggio e volo, si trova davanti a un problema che li costringe a posticipare la partenza. A quel punto la nostra coppia ha davanti a se una scelta: perdere una parte dei soldi della caparra annullando la vacanza oppure aggiungere altri soldi per non perdere una parte di quelli già spesi. La soluzione economica migliore è annullare la vacanza. Per analogia dovrebbe valere pure per la Difesa. Siamo sicuri che è meglio proseguire nell’acquisto piuttosto che perdere le risorse già impiegate? Non sarebbe stato meglio il contrario? Non è più utile utilizzare i fondi per la scuola? Per le pensioni? (magari per riempire il “buco”) Per la la sanità? Quante belle cose utili per tutti si potrebbero realizzare con 13 miliardi di euro?

Siamo certi che la credibilità internazionale delle capacità produttive nazionali e la dimostrazione pratica di saper gestire un’eventuale futura manutenzione e aggiornamento del velivolo a livello europeo siano proprio la priorità dell’Italia in questo momento? Forse in questo nostro paese occorre trovare un accordo sui concetti di equità, benessere e diritti per poi fare scelte morali di pianificazione dei budget. Quanto destinare alla Scuola e quanto alla Difesa? Obiettivi di governance, di governo, che devono essere affrontati in modo partecipato. Questioni distributive che non possono essere fronteggiate senza considerare le comunità di cittadini come parte attiva di queste scelte.

Mentre alcune categorie sociali sono costrette a modificare stili di vita e schemi mentali (spesso con adattamenti peggiorativi) nulla cambia nelle stanze della Difesa. Forse qualche disperato tra qualche anno rivolgerà gli occhi al cielo perché sulla terra non avranno più spazio i suoi sogni. Peccato che lassù, al posto dei sogni, troverà qualche F35 inutile.

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