C’è tutta la forza del sogno, quella che spinge a partire, a guardare al futuro e ad altri orizzonti tra le pagine di tre nuove uscite editoriali nel panorama della letteratura per ragazzi di questi ultimi due mesi.

80 miglia libroIn ‘80 miglia’ di Antonio Ferrara (Einaudi Ragazzi), adatto ai lettori da undici anni, si dipana sulla pagina l’epopea della conquista del West: il giovane Billy è affascinato dalla grande nera locomotiva della Union Pacific e parimenti dalle parole di Joe che ogni sera al saloon racconta di come ottanta miglia più in là ci sia una terra tanto fertile che se pianti un seme il giorno dopo trovi un albero alto quanto un bambino, cavalli selvatici a cui basta un fischio per farsi addomesticare, cieli blu come non mai. Billy ascolta Joe e sa che quel che dice è insieme bugia e sogno, son parole tanto forti che fanno vedere davanti agli occhi quel che evocano, che fanno partire la gente sui carri e andare, che fanno costruire una ferrovia da un’oceano all’altro; sono parole che tutte insieme ne fanno una soltanto ed è “speranza“.

Sono poche invece le parole che accompagnano la partenza di Stefano da un piccolo paese piemontese verso l’Argentina, alla ricerca di un lavoro e di un futuro migliore lontano dalla fame e dalla miseria. Il protagonista de ‘Il viaggio di Stefano’ di María Teresa Andruetto (Mondadori, dai 12 anni) racconta il viaggio in nave, la scoperta di nuovi suoni, sapori, ma anche la scoperta della musica, la nostalgia e una sorta di irrequietezza che, in bilico tra il mondo lasciato alle spalle e quello nuovo ancora estraneo, lo accompagna fino a quando non scopre che ogni scelta, ogni strada intrapresa, ogni persona incontrata sono tasselli verso la soglia di una casa dove lo aspetta chi dà senso al percorso intrapreso.

Non parte, ma lascia partire invece il bambino che vive in riva al mare insieme al suo babbo e a sei gatti, nato dalla penna di Benji Davies (il cui tratto sicuramente piacerà a chi ha apprezzato ad esempio le illustrazioni di Oliver Jeffers) e protagonista dell’albo ‘La balena della tempesta’, appena uscito da EDT Giralangolo nella traduzione di Anselmo Roveda.Nico trova una piccola balena sulla spiaggia e la trasporta nella vasca da bagno; si prende cura di lei, fa di tutto per farla sentire a casa, racconta e carezza, cercando di mantenere il segreto anche all’arrivo del padre. Ma la balena deve tornare al proprio posto, spiega il papà, ed è proprio lui ad accompagnare Nico e a stargli accanto mentre il cetaceo scivola tra le onde. Gli sta vicino rimproverandosi le troppe assenze; gli sta vicino immaginiamo in silenzio, l’unica cosa che serve nel difficile momento dell’addio che per Nico però significa anche sapere che lasciar andare non vuol dire voler meno bene, anzi, e che il tempo dell’attesa del tempo giusto per rivedersi accompagna le giornate e tiene lo sguardo alto verso l’orizzonte. Un albo che anche i più piccoli apprezzeranno nella delicata poesia di storia e immagini.

di Caterina Ramonda

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