Proteste in Cile degli studenti represse ovunque con forza dalla Polizia con l’uso di idranti e gas lacrimogeni. Nella capitale Santiago sono stati almeno in 150.000 a scendere in piazza contro il sistema scolastico che è ancora quello ereditato dai tempi del dittatore Augusto Pinochet. E che rende difficilmente accessibile alle classi più basse l’accesso all’università. Gli scontri di questi giorni sono il frutto anche degli animi esasperati dopo l’uccisione di due studenti morti a Valparaiso in una marcia studentesca. I due giovani sarebbero stati uccisi da colpi d’arma da fuoco esplosi mentre coloravano un muro. Le vittime avevano 18 e 25 anni. A ucciderli sarebbe stato il figlio all’incirca 20enne del proprietario dell’edificio (video tratto da Youtube)

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