Mi capita spesso di puntarmi la videocamera in faccia, mi analizzo e mi prendo in giro. Mi diverto. Una sorta di video diario intimo.

Metto la mia vita sul mio canale YouTube, lo faccio con il pudore di chi non ha pudore, nel senso che sono spudoratemente intimo, ma l’intimità in un certo senso è salva.

Non credo alla vita privata, alla privacy, credo al mistero inesplicabile di ogni esistenza. Metto in piazza la mia anima, ma la mia anima è un vicolo cieco. Quindi? Non so. Non so che senso abbia. Ma mi aiuta a passare il tempo.

E alcune persone, non molte (sono un filmmaker di ultranicchia, solo per palati fini, diciamo così, per consolarmi ), sentono il bisogno di chiamarmi Ricky, come se mi conoscessero da tempo. Questo mi piace, in fondo sono un uomo. Un fratello. Non siamo tutti fratelli? Poi posso piacere o non piacere ma non importa, quello che importa per me è il tentativo di comunicare qualcosa. Qualcosa di originale. E non siamo tutti unici e originali? Che meraviglia…

Aforisma del giorno:
Dubito di ogni cosa evidente: dubito di una pietra o di una montagna,
dubito di un sasso in fronte, di un morso, dubito di una ferita nella
carne, ma non riesco a dubitare della mia evanescenza inquieta.

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