Due ex operai della Fca di Pomigliano d’Arco hanno occupato la gru dei cantieri della metropolitana di Napoli in piazza Municipio. Protestano contro la “mancata attuazione della legge che ci vede, dopo quasi 11 mesi dal licenziamento, ancora in attesa della prima udienza in tribunale per discutere del provvedimento aziendale”. Erano stati licenziati insieme ad altri tre colleghi lo scorso giugno, dopo aver simulato con un manichino impiccato il suicidio dell’ad di Fca Sergio Marchionne. La protesta, attuata di fronte a un reparto di Nola nel giorno dei funerali di Maria Baratto, la collega cassaintegrata suicidatasi per aver perso il lavoro, era stata considerata offensiva nei confronti dei vertici dell’azienda, costando ai cinque il licenziamento. “Siamo in sciopero della fame, e non scenderemo finché non avremo garanzie sul nostro futuro occupazionale”, hanno dichiarato i due operai saliti sulla gru. La causa che li riguarda partirà il prossimo 21 maggio, ma i licenziati affermano di non volersi fidare delle promesse dell’azienda sui reintegri

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