Un messaggio su Twitter per suggellare la vittoria politica ottenuta con l’approvazione dell’Italicum. “Una firma importante. Dedicata a tutti a quelli che ci hanno creduto, quando eravamo in pochi a farlo”, cinguetta il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, pubblicando sul suo social network preferito la foto della firma da lui apposta in calce al testo della nuova legge elettorale.

 

Ora il testo che segna il definitivo superamento del Porcellum rimane in attesa di una seconda firma, la più importante: quella di Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica riceverà in mattinata il disegno di legge. Il testo sarà infatti trasmesso al Quirinale, come prevede la legge del 1988 che disciplina l’attività di governo e l’ordinamento della presidenza del Consiglio dei ministri. A questo punto, dopo i tempi tecnici per l’istruttoria degli uffici legislativi del Colle, il capo dello Stato promulgherà la nuova legge elettorale.

Un sì, spiegano fonti parlamentari, dettato dal fatto che i principali rilievi avanzati dalla Corte costituzionale sono stati rimossi dall’Italicum. Nel Porcellum mancava una soglia per far scattare il premio di maggioranza, nell’Italicum è stata fissata al 40%; nella precedente legge c’erano liste bloccate molto lunghe e la totale assenza di preferenze, mentre nell’Italicum ci sono liste corte e la possibilità di indicare fino a due preferenze.

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