E’ lo sconcerto il sentimento prevalente fra i milanesi residenti nelle vie travolte dall’ondata di violenza dei black bloc che hanno trasformato la May Day in guerriglia urbana. Fin dalla prima mattina sono iniziate le operazioni per riportare la città alla normalità, sostituendo le vetrine rotte e cercando di pulire le scritte sui muri. “Questi manifestanti si sono accaniti contro persone della loro stessa estrazione sociale”. Incomprensione per le motivazioni che hanno portato un corteo ricco di contenuti a diventare violenza cieca. “L’intervista all’incapucciato del Tgcom dimostra il nulla dentro cui queste persone crescono e si formano”, dice un giovane. Sulla graticola finisce anche l’operato delle forze dell’ordine: “Dovevano fermarli prima. La strategia del continuo allontanamento era incomprensibile”. In realtà chi parla così non capisce che proprio grazie a questo atteggiamento si sono evitati danni molto peggiori  di Alessandro Madron

Articolo Precedente

No Expo Milano, il manifestante (poi pentito): “Giusto spaccare tutto”. I commenti sui social: “Non sei un rivoluzionario, sei un pirla”

next
Articolo Successivo

Expo 2015: oltre i black bloc, sui temi dell’alimentazione esiste anche un dissenso costruttivo

next