Cartelli stradali divelti dall’asfalto e lanciati contro le vetrine. Bancomat sfasciati, vetrine mandate in pezzi. La scia di violenza del blocco nero lascia 11 feriti tra le forze dell’ordine e danni ancora non quantificabili al centro di Milano. La reazione degli abitanti, tuttavia, è stata immediata. Appena la zona di Cadorna, ma anche di Wagner e Conciliazione sono state di nuovo messe in sicurezza commercianti e residenti hanno cominciato a ripulire e sistemare da soli. In zona Cadorna, in particolare, sui marciapiedi – con guanti e scope – hanno raccolto vetri e spazzatura, riposizionando i cestini dei rifiuti. “Io sono qua per pulire la mia città” dice un cittadino ai microfoni di Rainews24. Il cittadino mostra la scopa che tiene in mano ha aggiunto: “Desidererei che anche il nostro sindaco Pisapia la prendesse”.

Per la serie “cosa è Milano”. La signora fa la panettiera, le devastano la macchina, parlando con me piange perché non…

Posted by Effetto Giorno on Venerdì 1 maggio 2015

Per i milanesi sono stati momenti drammatici, i danni sono incalcolabili. In via Guido D’Arezzo, mentre le forze dell’ordine e i manifestanti si fronteggiavano, una donna dal terzo piano, vedendo la propria vettura in fiamme, ha urlato “aiuto, la mia auto”. Disperata, ha iniziato a piangere. “Isolare, individuare, punire senza se e senza ma i delinquenti che stanno devastando Milano” è l’appello del sindaco di Milano Giuliano Pisapia. “Mi auguro che quelli che vengono arrestati per le violenze e le devastazioni a Milano paghino di tasca loro i danni” ha detto il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini. “Vedere i danni che questi stanno facendo mi fa rabbia – aggiunge – mi auguro che i balordi passino qualche settimana in galera”.

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