Su Milano devastata dalle violenze piove la condanna unanime del mondo politico e di personalità di spicco dello spettacolo, anche quelle che si erano cimentate su riflessioni e polemiche intorno ai movimenti di contestazione. Sulle devastazioni dei black bloc è intervenuto il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, esprimendo la sua “ferma condanna della violenza teppistica”. Violenza “tanto più esecrabile – ha detto  – in quanto rivolta contro un evento che ha come obiettivo la nutrizione del pianeta, la lotta alla fame e alla denutrizione e un ordine mondiale fondato su una maggiore equità tra Paesi ricchi e Paesi in via di sviluppo”. Mattarella ha poi espresso “la sua piena solidarietà ai cittadini di Milano, vittime di pesanti danneggiamenti, e alle forze dell’ordine che hanno fronteggiato i violenti con responsabilità e grande senso del dovere”. Anche Palazzo Chigi ha diramato una dura nota: “Vigliacchi e violenti non insulteranno Expo”. Matteo Renzi non ha parlato direttamente, anche una volta raggiunto e interpellato dai cronisti. Nel testo della comunicazione ufficiale trapela però la posizione sugli scontri che hanno sporcato l’immagine dell’Italia in mondovisione. “Il volto autentico di Milano è quello, positivo nobile e bello, dell’apertura dell’Expo al mondo e al futuro. Il messaggio di lavoro, orgoglio e valori che viene da Expo non può essere e non sarà insultato dai violenti e da questi vigliacchi incappucciati”. Seguono le reazioni di ministri e dell’uomo al vertice di Expo, il commissario Giuseppe Sala (video Fransca Martelli).

Prende posizione anche il segretario generale della Cgil Susanna Camusso:  “Quella andata in scena a Milano è una violenza inutile, dannosa che fa male al lavoro. Una violenza che non ha possibilità di rappresentare nessuna denuncia. In questo modo non si dà una mano ai lavoratori”, ha detto la leader sindacale nel backstage del palco del Concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma.

Tutti contro i violenti
Si registra poi la condanna unanime del mondo politico. “Pieno sostegno alle forse dell’ordine che stanno fronteggiando a Milano la guerriglia urbana scatenata da imbecilli violenti che devono finire in galera”, commenta il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni commenta su twitter quanto accaduto al corteo May Day-No Expo di Milano. Gli fa eco il sindaco della città devastata, Giuliano Pisapia che invita a “Isolare, individuare, punire senza se e senza ma i delinquenti che stanno devastando Milano”. Arriva anche la condanna di Beppe Grillo: “Pieno sostegno alle forze di polizia e ai vigili del fuoco impegnati contro i vandali”. “Anche oggi i soliti cretini continuano incappucciati a distruggere la città per #Expo2015Milano. Condanna ferma”, dice il consigliere politico di FI Giovanni Toti. Invoca la “tolleranza zero” la deputata di Fi ed ex ministro, Maria Stella Gelmini.

Alfano nel mirino della politica: “Si dimetta”
Quanto accaduto finisce per aprire il varco alla polemica sulle responsabilità. Il leader della Lega Matteo Salvini chiama in causa il Minisitro dell’Interno Alfano chiedendone le dimissioni: “Milano devastata: Alfano incapace, dimettiti!”, scrive in un tweet diretto al ministro. Sulla stessa richiesta converge il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, membro del direttorio M5S che su Facebook scrive: “Arrivano black bloc a Milano da fuori Italia, la mettono a ferro e fuoco e nessuno sapeva che centinaia di vandali fossero in città? Il dispositivo di sicurezza in Italia fa acqua da tutte le parti, non perché abbiamo pochi poliziotti, ma perché c’è un ministro del’Interno che non è capace di coordinarli, visto che non ha mai capito quale fosse il suo compito. Ha sempre usato il suo dicastero come un bancomat e basta”. In serata interviene il ministro che difende il suo operato e quello delle Forze dell’ordine: “Grazie alle forze dell’ordine e a tutto il sistema della sicurezza milanese che hanno evitato il peggio con intelligenza e fermezza”.

Da Fedez a Gassman: “Desolante”
Allineati i giudizi di milanesi illustri e personalità del mondo dello spettacolo ch si erano esposte sul tema della sicurezza e del rischio incursioni. Tra gli altri si registra la presa di posizione di Fedez che era finito al centro delle polemiche per aver solidarizzato con i No Expo in contrapposizione alle infiltrazioni mafiose. Su Twitter il rapper e produttore discografico Fedez si era schierato con i giovani che giovedì mattina hanno sfilato in centro a Milano imbrattando muri e danneggiando vetrine. Oggi, di fronte alle devastazioni, la condanna: “Quello che sta succedendo a Milano trascende qualsiasi giustificazione. Ieri era protesta legittima oggi è scempio. Mai esaltato la violenza!”. Così Fedez, in un tweet, si dissocia dagli atti violenti. E lo segue a ruota il rapper J-Ax che aveva espresso solidarietà al collega. Stasera si esibierà a Roma al Concerto del Primo Maggio. E nell’attesa anche lui prende le distanze. “Oggi Milano sta sanguinando per colpa di qualche centinaio di utili idioti venuti da tutta Europa che aiuteranno, con la loro violenza, proprio quell’expo che pretendono di protestare. Ma la nostra protesta, quella di noi gente normale, rimane etica, pulita e non violenta. E continuerà”. “Desolante”, il commento di Alessandro Gassman. “Oggi chi manifestava a Milano per motivi condivisibili e’ stato completamente cancellato dai violenti. Una vergogna x tutti #stopviolenza“.

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