Si chiude o tutti a casa. Secondo le anticipazioni de Il Sole 24ore e de La Repubblica l’incontro previsto ad Arcore in serata tra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol non ammetterebbe rinvii. Se il Milan passerà di mano si capirà a ore. Il broker thailandese si presenterà a villa San Martino nel tardo pomeriggio per prendersi la maggioranza del club. Ha un offerta strutturata: 500 milioni di euro per il 51% dei rossoneri, più la copertura dei circa 250 milioni di debiti. La valutazione quindi è presto fatta: Mr Bee stima il valore del Milan attorno ai 1.200 milioni di euro. Una cifra notevole che si spiega però andando a vedere chi sono i giocatori schierati dall’uomo d’affari asiatico.

Dietro il numero uno del gruppo finanziario Thai prime, ci sono l’Ads Securities e China Citic Bank. L’Ads è una società di brockeraggio legata alla famiglia reale di Abu Dhabi. Il fondatore è Mahmood Ebraheem Al Mahmood, negli scorsi anni attivo nell’Abu Dhabi Investment Authority di Al Mansour, l’uomo che dal 2008 è alla guida del Manchester City. La China Citic Bank è invece una banca commerciale con un patrimonio stimato di oltre 475 miliardi di dollari e fa capo al Governo cinese. Viene da sorridere nel pensare che il Milan berlusconiano possa finire indirettamente anche nelle mani di Pechino. Secondo Il Sole, infatti, sarebbero stati esponenti di primo piano del Partito comunista cinese “a spendersi per far decollare il progetto”. Anche perché nei prossimi anni la Cina ha pronto un piano per sviluppare il calcio nel Paese che punta all’organizzazione della Coppa del mondo 2026 e avere ‘in pancia’ una delle squadre simbolo del pallone mondiale come i rossoneri non può che essere un ottimo punto di partenza.

Infatti la Citic Bank – sempre secondo quanto racconta il giornale di Confindustria – entrerebbe in pianta stabile nell’assetto societario, mentre l’Ads ripagherebbe l’investimento nel momento in cui il Milan dovesse essere quotato in Borsa, a Hong Kong o a Piazza Affari. Certo è che la spinta della banca commerciale cinese, così agganciata ai piani alti del Governo, potrebbe essere la pietra tombale per le aspirazioni del contendente Richard Lee, che lavora in silenzio da settimane. Mr Bee ha fretta anche per stroncare il tentativo del concorrente asiatico, in attesa ma pronto rilanciare. In arrivo a Milano è dato anche uno spettatore interessato alla vicenda, Nelio Lucas, il capo del chiacchierato fondo Doyen Sports che possiede i cartellini di importanti calciatori e alcuni descrivono come molto legato a Mr Bee. Lui, il broker thailandese, ha pronta anche la parte tecnica e ha garantito che i quadri societari resteranno per il momento invariati. Si aggiungerebbe Paolo Maldini ma non si farebbe da parte Adriano Galliani. È questa la notte. Fuori il primo o stretta di mano. Come sempre, che si tratti del numero di attaccanti o del futuro del club, l’ultima parola spetta a Berlusconi.

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