Non bastavano le dure critiche dei colleghi dell’Eurogruppo e il “commissariamento” da parte del premier Alexis Tsipras, che gli ha affiancato uomini di fiducia per assicurarsi che i negoziati con i creditori procedano più rapidamente. Martedì sera il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis è stato anche oggetto di un’aggressione da parte di un gruppo di anarchici. Varoufakis era a cena in un ristorante di Atene insieme alla moglie Danae Stratou nel quartiere di Exarchia, noto per essere frequentato da estremisti di sinistra e anarchici. Un gruppo di persone con il volto coperto è entrato nel locale e ha iniziato a lanciare bicchieri intimando a lui e alla moglie di andarsene. Varoufakis, secondo l’agenzia Reuters, ha raccontato che a impedire che fosse colpito è stata la moglie, che lo ha abbracciato: “Hanno cercato per qualche secondo di raggiungermi senza colpire lei”, poi “si sono ritirati velocemente continuando con le loro invettive e minacce”.

A quel punto il gruppo ha atteso il ministro fuori dal ristorante, dove c’è stata una discussione sui motivi del loro attacco. “Ho iniziato un dialogo con loro, dicendo che volevo ascoltarli, anche se avesse significato essere colpito. Dopo 15 minuti gli animi si sono calmati e ce ne siamo andati con la moto indisturbati”. Secondo Varoufakis “non è stato un episodio organizzato né un tassello della politica di degradazione nei miei confronti in corso in questi giorni. Ma mi importa dire una cosa: per quanta paura e ribrezzo provochi l’uso della violenza, la risposta all’aggressività di questa gente non può essere né la ritirata né l’uso della repressione”.

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