“In tante scuole c’è l’amianto e questo si sa. E quindi anche un foro di un trapano, un lavoro con un martello pneumatico può diventare pericoloso”. A parlare è Salvatore Fais, operaio delle officine ferroviarie Ogr di Bologna, e portavoce della associazione che difende le vittime dell’amianto in quella fabbrica e i loro familiari. L’occasione è la giornata mondiale contro la fibra killer: “L’amianto è ancora dappertutto”, dice Fais. Alla manifestazione di Bologna, organizzata da Cgil, Cisl e Uil partecipano in tanti che con l’amianto hanno avuto a lungo a che fare: “Oltre 400 miei colleghi delle Ogr sono morti a causa dell’amianto”, spiega Antonio Matteo, ex dipendente. “L’amianto era un amico rispetto ad altri problemi che c’erano, come fumi, vernici, sostanze chimiche. Per noi era innocuo”, dice Giovannino Albanese di David Marceddu

Articolo Precedente

Squali assassini o uomini brutali?

next
Articolo Successivo

Xylella, l’Ue: “A nord di Lecce via le piante in un raggio di 100 metri da ulivi malati”

next