L’ex giunta Costa (in carica dal 2000 al 2005) ha tempo fino al 1° maggio per effettuare il versamento di 1 milione 779 mila 565,61 euro sul conto corrente del Comune di Venezia. La Procura regionale della Corte dei Conti ha chiesto il risarcimento per la costruzione dell’ovovia sul ponte di Calatrava a Venezia, considerata dalla magistratura contabile un’opera inutile.

Il Gazzettino riporta che il sistema di trasporto per disabili e anziani per lo scavalcamento del quarto ponte della laguna in Piazzale Roma, progettato da Santiago Calatrava, è da considerarsi “danno da opera inutile oppure, in via subordinata, danno da indebita lievitazione dei costi dell’opera”.

L’ex assessore Beppe Caccia però cerca una difesa facendo riferimento al paradosso legislativo. “L’opera è inutile o è utile? – si chiede Caccia – Perché se è inutile, allora bisogna modificare la legge che impone i servoscala, se è utile, invece, non possono chiamarci a pagare il conto. Se è costata troppo ne risponderà chi l’ha costruita, non noi amministratori, che abbiamo obbedito alla legge che impone opere pubbliche a portata di disabile”.

Il Ponte di Calatrava torna quindi al centro dell’attenzione dopo la questione del presunto danno erariale a carico dell’architetto spagnolo per via dell’aumento del costo dell’opera da 3 a 11 milioni di euro. Alla fine niente configurazione del danno perché la lievitazione dei costi di costruzione non fu dovuta a errori progettuali o a una cattiva gestione dell’appalto e dei lavori con “colpa grave”.

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