Dagli Stati Uniti all’Asia, dall’Africa all’Europa, 2 miliardi di azioni ‘verdi’ per celebrare il nostro pianeta. Compie 45 anni l’Earth Day, la festa mondiale dedicata alla Terra, che dal 1970 a oggi, ogni 22 aprile, attraversa 192 paesi e milioni di città per rilanciare il tema della salvaguardia dell’ambiente. Un’iniziativa nata come movimento universitario negli anni in cui l’America era governata da J.F Kennedy e alla radio erano trasmessi i brani dei Beatles, poi germogliata in seguito al disastro ambientale al largo della baia di Santa Barbara in California, e infine istituzionalizzata dalle Nazioni Unite, in grado di raccogliere, anno dopo anno, l’adesione di tutti e cinque i continenti, e di catalizzare la partecipazione di miliardi di persone in tutto il mondo. 

Dal tweet di Papa Francesco, “bisogna custodire la Terra affinché possa continuare ad essere fonte di vita per l’intera famiglia umana”, all’invito della Nasa a condividere selfie dei propri luoghi preferiti sulla Terra, hashtag #Noplacelikehome, dal doodle di Google alla campagna dei Beijing Hikers, anche per l’edizione 2015 della festa mondiale, che quest’anno è celebrata a pochi mesi dalla Conferenza internazionale sul clima di Parigi, sono milioni le adesioni raccolte dall’iniziativa nel suo 45° anniversario, al grido “It’s our turn to lead”, “”è il nostro momento di guidare il movimento”. L’obiettivo? Mettere in atto 2 miliardi di azioni “verdi”, tra cui campagne d’informazione sul riciclo dei rifiuti, pulizia di spiagge, boschi e aree naturali, proiezioni di documentari, mostre, dibattiti e giornate all’aria aperta, per sensibilizzare la popolazione mondiale sull’importanza di salvaguardare il pianeta.

Colonna portante della 45esima edizione dell’Earth Day l’invito, esteso a tutto il mondo, a piantare oltre un miliardo di alberi o semi. “E’ il più grande sforzo che la storia ricordi di restituire alla Terra parte di ciò che le abbiamo sottratto – spiegano gli organizzatori della manifestazione – una tradizione che proviene dalla cultura nativa americana, e vorremmo che fosse il nostro regalo al pianeta in occasione del suo compleanno. E’ fondamentale, del resto, per la salvaguardia della vita sulla Terra, che una certa porzione di superficie sia occupata dalle foreste, anche perché serve a regolare la distribuzione di pioggia e neve, e quindi incide sul clima. Ogni albero piantato, dunque, contribuirà a stabilizzare il nostro clima, e a salvaguardare l’habitat di numerose specie animali e vegetali”.

E se nel mondo migliaia di associazioni, cittadini, istituzioni e personaggi celebri si rimboccano le maniche per offrire il proprio contributo alla giornata, dai Beijing Hikers che ripuliranno la Muraglia Cinese ai cittadini di Washington Dc che rimuoveranno la spazzatura dalle rive del fiume Potomac, fino ai bambini di Calcutta, in India, che daranno l’esempio occupandosi della cura delle strade cittadine, anche l’Italia, teatro dell’Expo, offrirà il proprio contributo alla campagna. “Quest’anno – spiega Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia – sosteniamo tre grandi campagne nel nostro paese: lo sport, perché la nostra è una società che si sta virtualizzando e i giovani perdono il contatto con la natura, e vita all’aria aperta e sport possono diventare veicolo di sensibilizzazione ambientale”. Poi c’è la campagna di Papa Francesco e di Caritas Internationalis, “Una sola famiglia umana cibo per tutti”, e infine “l’abitare sostenibile, perché con il consumo e lo spreco nelle case, l’abitare è responsabile del 40% delle emissioni di CO2 ed è lì che il cittadino può fare la differenza”.

Il 22 aprile italiano inizia con l’udienza del Papa, che riceve 300 bambini delle scuole materne ed elementari, che nel corso di quest’anno si sono impegnati con lavori sull’ambiente e sull’alimentazione sostenibile. Sempre al cibo, poi, è dedicato l’appuntamento al Circo Massimo di Roma, dove il mercato di Campagna Amica aprirà in via straordinaria “per un momento di approfondimento e confronto sull’importante tematica del diritto al cibo”.

A Salerno, fino al 24 aprile si terrà la “Earth Week Unisa 2015”, un appuntamento dedicato al ciclo dei rifiuti, al recupero dei materiali e alle fonti rinnovabili, con visite alle piattaforme di selezione della spazzatura e all’impianto di compostaggio del Comune. Tra le altre iniziative in corso per l’Earth Day italiano, poi, a Foligno, fino al 24 aprile, andrà in scena ‘Giovani idee per il territorio’, nell’ambito del progetto Cittadini del Mondo – La fabbrica delle idee, con incontri dedicati al tema delle ecomafie e workshop sul lavoro e sull’autoimprenditorialità giovanile. Lo sport, invece, è al centro dei festeggiamenti organizzati a Cefalù, che per aderire alla festa della Terra ha pensato a un’adunata di atleti e appassionati da tutta Europa.

“Quando l’Italia ha iniziato a celebrare Earth Day, nel 2009 – spiega Sassi – non si sapeva cosa fosse, dovevamo insegnarlo, oggi raggiungiamo 100 milioni di contatti media ogni anno con le nostre celebrazioni, e sensibilizziamo 30 milioni di persone. Ma il nostro slogan, per questa 45esima edizione, non a caso è “Every day is Earth Day”, cioè ogni giorno è il giorno della Terra. La nostra è una piattaforma che lavora 365 giorni l’anno, e se questo momento di sensibilizzazione ci dà tanta forza di visibilità e persuasione sui temi per la tutela del pianeta, tutti i cittadini, tutti i giorni, dovrebbero fare qualcosa”.

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