Un centinaio di agenti hanno presidiato il perimetro e le vie adiacenti all’Hotel Granduca di Livorno, dove era in corso una conferenza su “TTIP e Immigrazionismo” alla quale era presente l’europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio.  “Il sindaco di Livorno, Nogarin (M5s), che non ha condannato le intimidazioni subite dai titolari del bar Dolly che doveva ospitare la nostra conferenza non è un uomo di libertà: è un verme“, così il leghista alla stampa. All’evento, che si è tenuto in una piccola sala conferenze nel seminterrato dell’hotel, hanno partecipato meno di trenta persone. In città in molti avevano criticato, sindaco compreso, la presenza di Borghezio a Livorno (visti i precedenti del 2006, quando l’europarlamentare fu ampiamente contestato) lo stesso giorno in cui era previsto un corteo cittadino organizzato dal Coordinamento dei lavoratori e delle lavoratrici per chiedere salario, lavoro e diritti. Inoltre, in seguito alle proteste di diversi cittadini è stata cambiata la sede dell’evento che inizialmente si sarebbe dovuto tenere in un bar del centro, proprio lungo il percorso del corteo. Borghezio ha commentato il fatto parlando di “atteggiamento mafioso” da parte di chi ha protestato  di Emilia Trevisani

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