Tra il 21 e il 26 giugno a Torre del Lago (in provincia di Lucca) “va in scena” la pace. Attori tra i 14 e i 25 anni, provenienti da Italia, Germania, Lituania e Regno Unito, si incontreranno all’auditorium Caruso, sulle rive del lago di Massaciuccoli per dare vita a Rumore di Pace. Un progetto, organizzato da Teatro Rumore di Viareggio con un contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca (qui il calendario, ancora in aggiornamento), che prevede anche l’incontro tra Enrico Pieri, superstite della strage nazista di Sant’Anna, e Andreas Schendel, nipote di Heinrich Schendel, uno degli ufficiali delle SS che presero parte al massacro. Ilfattoquotidiano.it ci sarà.

Proprio alla strage di Sant’Anna di Stazzema è dedicato lo spettacolo di Teatro Rumore 70+1 Nella mano la memoria, composto e diretto da Davide Moretti e liberamente ispirato ai racconti dei sopravvissuti, che andrà in scena per tre sere. 70+1 ripercorre gli ultimi istanti di vita per 560 persone cui solo la memoria potrà ridare pace. Siamo a Sant’Anna durante la seconda guerra mondiale. Voci di un imminente arrivo degli Alleati si rincorrono, dando speranza ma anche incertezza agli abitanti del paesino versiliese. Sempre più tesi e fuori controllo, intanto, i soldati del Führer sentono la disfatta inevitabile e, in un crescendo di follia, arrivano a mettere in atto un piano disumano, che renderà il prato di fronte alla chiesa del paese una terra amara ma fertile, se a coltivarla saranno le mani della memoria. “E’ importante – dice Alessio Bartelloni, 18 anni, che interpreta un ufficiale nazista – assumersi la responsabilità di ricordare non solo quello che è avvenuto ma anche quello che sta avvenendo, riflettere su cosa è stata e cosa è la guerra. Rumore di Pace: la pace non va sussurrata ma urlata, lo diceva Petrarca, no? ‘I’ vo gridando: Pace, Pace, Pace‘”.

Allo spettacolo assisteranno anche i superstiti Enio Mancini ed Enrico Pieri, oltre allo stesso Schendel, deciso a venire in Versilia per superare il tabù che nella sua famiglia, dalla guerra in poi, ha imposto di non nominare mai Sant’Anna e il passato dello zio Heinrich. Schendel, autore di libri per bambini, incontrerà i giovani, con loro parlerà anche delle barbarie di oggi, così uguali a quelle dei nazisti e fascisti di ieri. Insieme agli attori e ai superstiti, girerà uno spot per la pace, che sarà diffuso da ilfatto.it. “Rumore di Pace – spiega Gareth Knapman, insegnante di Ubi Youth di Lipsia, parte tedesca nel progetto – è molto importante per noi. Le immagini dell’inizio del Nazismo negli anni Trenta del Novecento e quelle delle marce di oggi nelle strade europee sono spaventosamente simili, sembra che l’odio della destra stia di nuovo riuscendo a esercitare la sua influenza su persone di tutte le classi sociali e intellettuali. Sta diventando ancora una volta accettabile e in qualche modo normale accusare le persone di altre culture e religioni per ciò che non va nelle nostre stesse vite”. “Siamo la generazione che non può e non vuole capire né tollerare la guerra. Gli eventi recenti – aggiungono gli allievi di Mažoji Teatro Akademija di Vilnius, in Lituania – in Ucraina, Palestina o Siria ci hanno mostrato che l’umanità è ancora in bilico. Ecco perché sentiamo di avere la responsabilità di urlare il nostro manifesto, che si basa sulla compassione, l’umanesimo e la cooperazione internazionale”.

Gli altri spettacoli in programma
Si parla di manicomi e follia in Questo Strangolato Rumore di Teatro Rumore, spettacolo che parteciperà anche al Brighton Fringe Festival, in Inghilterra, il 25 maggio. Stage2 di Birmingham porterà Requiem for Ground Zero di Steven Berkoff, un’opera commovente in pentametri giambici sugli attacchi alle Torri Gemelle. ACT di Brighton partecipa con Hacktivists di Ben Ockrent, sul bullismo e sulla saggezza digitale. Lo spettacolo è stato commissionato al giovane drammaturgo dalla commissione nazionale per il teatro della Gran Bretagna. Mažoji Teatro Akademija di Vilnius, scuola teatrale per teenager collegata all’Accademia di Arti Drammatiche della capitale lituana, ha scelto The man outside di W. Borchert, che descrive il ritorno a casa, dopo la guerra in Russia, di un soldato, che, insieme alla casa e alla moglie, perde anche le illusioni. Infine Ubi Youth, ramo della Ubiquity Theatre Company di Lipsia, Germania, mette in scena Solo: variations on being alone. Per venire in Italia, i giovani tedeschi hanno raccolto fondi dal basso, con un video online. Tra i donatori, figura lo stesso Andreas Schendel.

Articolo Precedente

‘Viola Pop’, la vita come il pallone

next
Articolo Successivo

‘Circo romano di Bovillae’ a Marino: solo un intralcio all’edificazione

next