“Quest’anno a Taranto affronteremo il tema della giustizia, perché riteniamo che in Italia non si affronti più questo tema dal punto di vista della legalità, cioè non abbiamo più presente se i due temi coincidono”. Michele Riondino, direttore artistico del ‘concertone del primo maggio alternativo‘, presenta così la kermesse che si svolgerà, per il terzo anno consecutivo, nella città dell’Ilva. “Lo spirito che ci contraddistingue è quello della resistenza: resistere alle decisioni scellerate dei palazzi del potere dove si vuole far passare che un governo sta affrontando un problema mentre il governo sta affrontando i propri problemi e i problemi economici di una fabbrica che continua a inquinare”, tiene a precisare Riondino. E rispetto alla piazza romana di San Giovanni, Riondino afferma: “Non siamo contrapposti sui temi artististici, ma su quelli politici”. Sul palco della manifestazione tarantina, che non gode di contributi pubblici di istituzioni, partiti politici e multinazionali, si alterneranno Francesco Baccini, Officina Zoè, Iosonouncane, Andrea Rivera, Velvet, Ilaria Graziano & Francesco Forni, Brunori Sas, Diodato, Bud Spencer Blues Explosion, Subsonica, LNRipley, Roy Paci, Aretuska Allstars, NoBraino, Marlene Kuntz, Caparezza, Fido Guido, Bestierare. Alla conduzione, invece, ci saranno la giornalista Valentina Petrini, Valentina Correani, Andrea Rivera e Mietta. Il tema scelto per quest’anno sarà ‘Legalità: quale giustizia?’ e per affrontarlo saliranno sul palco anche il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, che ripercorrerà la storia dei vari provvedimenti presi dal governo nazionale e locale sull’area di Taranto, il sindaco di Messina Renato Accorinti, primo oppositore al progetto ponte sullo Stretto e don Palmiro Prisutto, parroco impegnato in Sicilia contro il petrolchimico Gela-Augusta-Priolo di Chiara Carbone

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