Battibecco vivace a Tv Talk, su Rai Tre, tra il giornalista Paolo Del Debbio e l’opinionista Giorgio Simonelli, che muove alcune graffianti critiche sulla trasmissione Quinta Colonna (Rete 4). “Questi sedicenti programmi di approfondimento” – sottolinea Simonelli – “in realtà sono quelli che si fermano più alla superficie delle cose, invece di approfondirle. E poi non mi convincono le piazze. Quando c’è il pubblico in piazza, c’è una recita“. “Ma a lei chi dice ‘sta cosa?” – sbotta Del Debbio – “E’ andato lì e ci ha parlato? La sua è presunzione, quella del professore“. “Mi lasci un pizzico di presunzione”, obietta il critico televisivo. “Non, non gliela lascio” – replica il giornalista – “Se parla di un altro me ne fotto, ma lei sta parlando di me. Non è realistico dire che le persone in piazza recitano una parte. Non lo sa lei”. “Non lo so, ma lo capisco”, controbatte Simonelli. “E’ arrivato il mago Otelma“, ironizza Del Debbio. In un momento successivo, il timoniere di Quinta Colonna accoglie con entusiasmo la definizione di “manifesto vivente dell’antisnobismo televisivo”. “E’ esattamente quello che voglio essere”, commenta e si rende protagonista di un altro pepato vis-à-vis con Simonelli. Nel finale, un ragazzo del pubblico chiede a Del Debbio se crede di essere riuscito a cancellare, su Rete 4, il ricordo di Emilio Fede. “Non lo so e non mi interessa francamente” – risponde il giornalista – “Io faccio il mio lavoro. Che sono diverso da Fede si vede. Chi non lo vede è scemo. La mia linea editoriale non c’entra nulla con lui. Non è che se prima c’è un pirla e poi arriva un altro si ha la stessa faccia“. Poi corregge il tiro, precisando di non aver definito ‘pirla’ l’ex direttore del Tg4 di Gisella Ruccia

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