Slitta l’approvazione del Documento di economia e finanza (Def) in Consiglio dei ministri. L’esecutivo si è riunito in mattinata e ha deciso di prendersi altre 12 ore per “riflettere”. E’ stato infatti posticipato alle 20 il Cdm con all’ordine del giorno l’esame del Documento. “Lo slittamento – ha spiegato il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio – è dovuto al fatto che le carte, comprese quelle del mio ministero, sono arrivate un po’ avanti ieri in serata. Vogliamo dargli un’ultima occhiata. Vogliamo fare le cose seriamente“. E ai cronisti che gli hanno chiesto se c’è accordo all’interno del governo, Delrio ha riposto: “Assolutamente sì, siamo sereni, tranquilli e d’accordo“. Questo nonostante ieri, lo stesso premier Matteo Renzi avesse addirittura già fissato l’orario della conferenza stampa di oggi: “Ci vediamo intorno alle 11”, aveva detto ai giornalisti presenti. Ieri, invece, Piero Fassino (sindaco di Torino e presidente dell’Anci) – al termine dell’incontro tra il governo e i sindaci italiani – dichiarando che “incomprensioni tra governo e Comuni sono state superate”, ha anche ricordato che “il testo del Def ancora non c’è”  di Manolo Lanaro

 

 

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