Qualche settimana fa l’Autorità Nazionale Anticorruzione di Raffaele Cantone ha dichiarato illegittimo l’appalto da 100 milioni di euro per la gestione del Cara (Centro di accoglienza richiedenti asilo) di Mineo, in Sicilia. L’aveva vinto, un anno fa, l’associazione temporanea d’imprese composta dalle società Pizzarotti, Sisifo, La Cascina e Sol Calatino. Le procure di Catania e Caltagirone hanno aperto così un’inchiesta che vede indagati Giuseppe Castiglione, sottosegretario all’agricoltura e uno degli uomini più importanti di Ncd in Sicilia, e il sindaco di Mineo Anna Aloisi, presidente del consorzio che ha l’ultima parola sull’assegnazione appalto. Dal 2011, ad ottenere la concessione sono sempre state le stesse cooperative. Un viaggio dentro al sistema di accoglienza dei migranti, che si è trasformato in business redditizio per gli imprenditori e serbatoio di voti per la politica. L’inviata viene duramente attaccata dal sindaco di Mineo, che non risponde alle sue domande, e da un uomo. Nel frattempo, Salvini non risponde anche lui ai quesiti posti dalla giornalisa e le manda un “bacione”

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Servizio Pubblico, dalla storia di David Raggi allo sfruttamento di immigrati in Sicilia

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