Francesco Simone ha curato per anni le relazioni istituzionali della cooperativa Concordia. E’ attualmente coinvolto nell’inchiesta sulla metanizzazione di Ischia. In questa ricostruzione di Servizio Pubblico, rivela i rapporti della Concordia con le stazioni appaltanti: “Un soggetto pubblico aiuta la Concordia ad aggiudicarsi un appalto. La Concordia individua un subappaltatore segnalato dal soggetto pubblico. Per la metanizzazione di Procida l’ex senatore Luigi Muro ha fatto da “facilitatore” tra la Concordia e il Comune”
Giustizia & Impunità - 9 Aprile 2015
Servizio Pubblico, inchiesta Ischia: la ricostruzione della testimonianza di Francesco Simone
La Playlist Giustizia & Impunità
- 17:24 - Mo: Gasparri, 'solidarietà a forze ordine, condanniamo episodi intollerabili Torino'
Roma, 23 apr. (Adnkronos) - “É possibile che dobbiamo assistere quotidianamente a episodi di violenza contro le Forze dell’ordine? Questa mattina a Torino si è verificato l’ennesimo attacco contro il popolo in divisa da parte di centri sociali e collettivi. Voglio esprimere piena solidarietà alle forze dell’ordine e, in particolare, ai sette agenti che sono rimasti contusi durante il tentativo di irruzione dei manifestanti al convegno con i ministri". Lo dichiara il presidente dei senatori di FI Maurizio Gasparri
"Condanniamo fermamente questi gesti che devono essere severamente puniti perché sembra essere diventata un’abitudine aggredire e umiliare le donne e gli uomini in divisa. Scompigliano l’ordine pubblico, aggrediscono chi rappresenta lo Stato, vogliono togliere la parola ai ministri ed interrompere i rapporti con Israele al grido di ‘Palestina libera’. Tutto questo è surreale. Invocano la pace quando sono loro i primi ad aizzare odio e violenza. Tutti si schierino dalla parte giusta quindi di Israele e di chi difende la legalità e la sicurezza del nostro Paese”, conclude.
- 17:23 - Ue: Conte, 'su patto stabilità premio facce di bronzo a Meloni e soci'
Roma, 23 apr (Adnkronos) - "Oggi in Europa il M5S ha votato contro il Patto di stabilità che condanna l’Italia a tagli miliardari che colpiranno ogni anno sanità, diritti, investimenti, imprese, infrastrutture e crescita, per dare spazio a nuove manovre lacrime e sangue. Non capisco le scelte delle altre forze politiche italiane. Non mi capacito del perché il M5S sia rimasto solo a votare contro un accordo che taglia le gambe alla crescita dell’Europa e dell’Italia". Lo scrive Giuseppe Conte sui social.
"Si torna all’austerità, si chiude la porta in faccia al radicale cambiamento che avevamo avviato in Europa nel segno della solidarietà e della crescita con i 209 miliardi del Pnrr. Il premio facce di bronzo va a Meloni e soci. In campagna elettorale erano i “patrioti” e Meloni urlava che per l’Europa sarebbe “finita la pacchia”. Poi sono andati al Governo e nei mesi scorsi hanno dato l’ok, senza alzare un dito, a questo accordo europeo che danneggia l’Italia. Il ministro Giorgetti ha parlato di “accordo sostenibile”, Meloni ha detto pubblicamente di essere “soddisfatta” da questo bel pacchetto di tagli, definendolo un “compromesso di buonsenso”", prosegue.
"Oggi però colpo di scena. Siamo alle porte della campagna elettorale europea ed ecco che su quello stesso pacchetto di tagli e austerità, a suo tempo appoggiato da Meloni e Giorgetti, all’Europarlamento FdI e la Lega si astengono", scrive ancora Conte.
(Adnkronos) - "Delle due ipotesi l’una: o al Governo sono dei dilettanti allo sbaraglio che solo oggi si accorgono dei danni di questo accordo, senza nemmeno battersi a Bruxelles per evitare i nuovi vincoli per l’Italia, oppure stanno ingannando gli elettori perché fra poche settimane si vota per le Europee e non vogliono lasciare impronte su tagli che strozzeranno il nostro Paese per anni. Quando pagheremo i danni di questo nuovo “Pacco di Stabilità e decrescita” ricordatevi a chi presentare il conto", conclude Conte.
- 17:22 - Milano: pm, 'pestaggi da anni al Beccaria, contributo da omissioni figure apicali'
Milano, 23 apr. (Adnkronos) - Nell'istituto minorile Beccaria di Milano c'era "un sistema consolidato di violenze reiterate, vessazioni, punizioni corporali, umiliazioni e pestaggi di gruppo realizzati dagli indagati" appartenenti alla polizia Penitenziaria "ai danni dei detenuti per la maggior parte minorenni". Ne sono convinte le magistrate - la procuratrice aggiunta Letizia Mannella e i pm Cecilia Vassena e Rosaria Stagnaro - che hanno firmato la richiesta di misura cautelare gli 21 agenti, 13 finiti dietro le sbarre e 8 sospesi dal servizio.
Un sistema "consolidato, nel corso degli anni", che coinvolgeva gli agenti in turno di servizio "e il resto del personale fuori servizio, convocato specificamente per la partecipazione ai pestaggi". Presunte violenze che hanno avuto come "principale fondamento" il "contributo concorsuale omissivo e doloso di una serie di figure apicali con posizione di garanzia effettiva nei confronti dei detenuti", un presunto 'aiuto' che "ha consapevolmente agevolato e rafforzato le determinazioni criminose dei suoi sottoposti".
Si parla di una diffusione "sistematica della violenza" che ha determinato nei detenuti "la maturazione di un concetto di 'normalità' della stessa" come dimostrano i loro racconti e i rudimentali metodi di prevenzione rispetto ai pestaggi come la scelta di insaponare il corpo per sfuggire alla presa o di indossare molti strati di abiti per attutire i colpi.
- 17:15 - Medicina, Bignami (Siaarti): "Per affrontare emergenze vera sfida lavoro di squadra"
Roma, 23 apr. (Adnkronos Salute) - "L'emergenza è una patologia tempo-dipendente, quindi determina la necessità di essere pronti subito e in pochi minuti, proprio questa è una caratteristica di noi anestesisti rianimatori che insegniamo fin da piccoli. Quindi ci sono molti giovani colleghi che in questi giorni di congresso imparano buone pratiche cliniche, linee guida, ma anche azioni sul campo. E' fondamentale che tutte queste cose si imparino fin da piccoli, proprio perché accadono poco, con frequenza non elevatissima, ma allo stesso tempo bisogna sempre essere pronti e in allerta. E' importante poi riuscire ad allenarsi, a lavorare in team e questa è una delle sfide di Siaarti". Lo ha detto Elena Bignami, direttore Sc Anestesia e Rianimazione di Parma e presidente eletto della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva, intervenendo al Congresso nazionale dell'Area culturale emergenza (Ace) organizzato dalla Siaarti a Torino.
- 17:14 - 25 aprile: Donzelli, 'caso Scurati? Non decidiamo noi, non siamo sinistra'
Roma, 23 apr. (Adnkronos) - Sul caso Scurati "Sangiuliano, giustamente, ha parlato da ex direttore di testata e quindi è deputato a parlarne perché ha fatto il giornalista Rai con ruoli importanti" ma "non decido io per la Rai, lo fanno i dirigenti Rai e in Parlamento c'è una commissione di Vigilanza". Lo ha detto il responsabile organizzazione di Fdi, Giovanni Donzelli, a margine della presentazione della conferenza programmatica del partito che si terrà nel weekend a Pescara.
"Troppe volte abbiamo visto i partiti di sinistra, e il Pd, che volevano decidere per la Rai. Non è questo l'obiettivo di Fdi che ha i suoi rappresentanti in Vigilanza che portano avanti gli interessi del Parlamento, e poi ci sono i dirigenti Rai. Funziona così in democrazia", ha concluso.
- 17:09 - Aborto: Foti, 'no novità in dl Pnrr, norma consultori non tocca 194'
Roma, 23 apr. (Adnkronos) - "Sulla questione aborto ha detto parole chiarissime, non ieri, in campagna elettorale Giorgia Meloni. La legge 194 non si tocca. La norma che è stata approvata non tocca la legge 194. L'hanno detto e confermato tutti, la polemica politica non ci interessa su un tema che non esiste. Se le associazioni" pro-vita "possono far parte dei consultori già secondo la legge 194 non capisco quale sia la novità". Lo ha detto il capogruppo alla Camera di Fdi Tommaso Foti, a margine della presentazione della conferenza programmatica del partito a Pescara.
- 17:07 - Ue: Foti, 'astensione Patto stabilità? Migliorarlo non è scandalo'
Roma, 23 apr. (Adnkronos) - "Noi abbiamo sicuramente accettato un Patto di stabilità che abbiamo detto che va migliorato. E' una possibilità che c'è quella di vedere se può essere migliorato, non è cosa scandalosa, se leggo bene Gentiloni mi pare che dica più o meno le stesse cose". Lo ha detto il capogruppo alla Camera di Fdi, Tommaso Foti, a margine della presentazione della conferenza programmatica del partito commentando l'astensione a Bruxelles di quasi tutti i parlamentari italiani alla riforma del Patto di stabilità.