Zone a luci rosse, iscrizione alla Camera di Commercio con Partita Iva e obbligo di tassazione per le prostitute. Sono i punti fondamentali di un manifesto bipartisan sottoscritto da 70 parlamentari di un vasto arco di partiti da Forza Italia al Movimento Cinque Stelle che cerca di superare la legge Merlin che settant’anni fa rese illegali le case chiuse. “Il primo obiettivo di questa legge è la lotta alla tratta e alla schiavitù e diritti per i sex workers che vogliono esercitare questa professione”, lo ha spiegato la senatrice Maria Spillabotte (Pd) prima firmataria della proposta di legge che ricalca i contenuti del manifesto bipartisan. A margine del convegno “Addio Merlin” nella sala Aldo Moro della Camera dei Deputati, Spillabotte ha sottolineato la necessità di creare aree a luci rosse “individuate dai Comuni, di concerto con cittadini e associazioni di prostitute. La proposta di zonizzazione del sindaco di Roma Ignazio Marino è stata bocciata dal prefetto che ha parlato di induzione alla prostituzione ma a Mestre ci sono già delle aree per prostitute. C’è quindi la necessità di regolamentare il fenomeno attraverso una legge nazionale”. Al convegno anche la trans Efe Bal, testimonial del manifesto: “Voglio pagare le tasse e avere pari dignità di una insegnante o di un operaio. Un domani vorrei propormi come ‘Ministro dei Lavori Particolari’, sarebbe la seconda volta che un transgender entra in Parlamento per parlare di questo problema”  di Annalisa Ausilio

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Prostituzione, fronte bipartisan per andare oltre la Merlin e regolamentare la professione

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