“Assolutamente non mi sento responsabile politico di quanto avvenuto alla Diaz nel 2001″. Lo dice Claudio Scajola ai microfoni de ilfattoquotidiano.it, ministro dell’Interno (Fi) nel governo Berlusconi ai tempi del G8 di Genova. A margine del processo che è in corso a Reggio Calabria, Scajola commenta così la sentenza della Corte di Strasburgo che ieri ha stabilito che a Genova c’è stata tortura. L’ex ministro ha ricordato che, all’epoca, era “a capo del dicastero solo da un mese. Ho dato attuazione al programma predisposto dal Viminale e dal governo precedente. Quando è successo il gravissimo episodio della Diaz – afferma -, immediatamente ho aperto l’inchiesta e il giorno dopo ho sospeso il vicecapo della Polizia e tutti i responsabili della sicurezza su Genova”. Non si deve però, secondo Scajola, “criminalizzare la Polizia, quello che posso dire – aggiunge – è che Genova è stato un terribile esempio di scontro fra dimostranti e dimostranti che erano venuti per mettere a ferro e fuoco Genova. E dove ci sono state delle colpevoli azioni di alcuni singoli membri della forza di polizia”. Si sente un po’ il responsabile politico di quello che è successo e si sente di chiedere scusa alle vittime della Diaz? “Assolutamente no” ribadisce  di Lucio Musolino

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