We drink water but we don’t even know if it’s drinkable. 

In fact, we don’t know what we’re really drinking

We are all ill. A generation of our children is poisoned

 Hassan Grevi,  Patos Marinza, Albania

E’ successo il 1 aprile, nessuno ne ha parlato. Nei pressi della città di Fier, in Albania sorge quello che viene considerato il più grande campo petrolifero d’Europa per riserve di greggio, quasi due miliardi di barili – contro i soli cinquecento milioni della Val D’Agri. Il campo albanese si chiama Patos-Marinza oil field, dista 10 chilometri da Fier ed è in uso dal 1928. Il giorno primo di aprile una serie di boati, esplosioni e di tremori hanno portato all’evacuazione dell’intero villaggio di Marinza. Circa 70 case sono state danneggiate. Lo scoppio è accaduto mentre si trivellava un pozzo orizzontale: una fuga di gas ha portato allo scoppio con fumi tossici innalzatisi nel cielo per centinaia di metri. I residenti hanno filmato pozzi artesiani che sono scoppiati a causa degli scompensi nel sottosuolo con miscele esplosive di gas, acqua e roccia.

Non è la prima volta che accadono episodi del genere, con esplosioni, puzze, microterremoti, vasche sature di inquinanti a cielo aperto, puzza di metano e inquinamento. Anzi, da molto tempo la popolazione di Fier e dintorni è preoccupata per gli effetti sulla salute dei pozzi di petrolio. Il campo è vecchio e c’è di mezzo anche la mancata manutenzione durante gli anni del comunismo ad inquinare acqua e polmoni. Anzi, per molto tempo, dal 1940 al 1990 è stato vietato vivere vicino al campo di Patos-Marinza a causa del troppo inquinamento. Adesso le regole sono più “flessibili” e non certo perché l’inquinamento è diminuito. Infatti ci si lamenta di problemi respiratori e di mal di testa con puzze insopportabili specie d’estate.

“Many kids have been injured while playing near the derricks. One of them was killed as he fell into a well”. Ad altri bambini hanno amputato le gambe a causa di incidenti con mezzi petroliferi.

 

La Bankers Company, ditta canadese, ha ricevuto la concessione nel 2004, con la promessa di ripulire il tutto. In precedenza il campo era gestito dalla ditta nazionale Albpetrol. Un po’ i canadesi ci hanno provato a bonificare, ma i residenti dicono che è stato poco e sbagliato. Per esempio, la Bankers Company ha ricevuto circa 100 milioni di dollari dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo ma di questi solo sei sono stati spesi per opere di bonifica e di ammodernamento. Quasi tutte le spese sono state per opere che avrebbero beneficiato direttamente i petrolieri e non la qualità di vita dei residenti.

I canadesi si sono poi espansi a Kuçova, il secondo principale campo petrolifero d’Albania. In questo momento la Bankers Company è la ditta più lucrativa di tutta l’Albania con introiti di circa 600 milioni di dollari l’anno. Nello stesso tempo la benzina albanese cosa di più che in tutti i paesi vicini – Macedonia, Montenegro e Kosovo e la gente continua a soffrire puzze, inquinamento e disoccupazione. Riguardo l’incidente del primo aprile, la Bankers Petroleum, ha ammesso la propria responsabilità. Le autorità hanno annunciato indagini penali contro di loro.

Intanto continuano a trivellare un pozzo nuovo ogni tre giorni.

Qui le immagini dello scoppio e del campo di Patos-Marinza

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